di Giuseppe De Bellis
A un certo punto, il mondo ha scoperto Elon Musk. Una nuova faccia, più che un nuovo personaggio. Perché aveva già fatto un sacco di cose, tipo fondare Paypal, la principale piattaforma di pagamenti online (poi venduta bene a eBay). Ma il 2013 ha regalato a questo sudafricano-canadese-americano, nato a Pretoria, cresciuto in Ontario e trasferitosi negli Stati Uniti dagli anni universitari, una notorietà che prima non aveva. Ha una vaga somiglianza con l'ex campione delle paralimpiadi finito nei guai, Oscar Pistorius, ma una storia completamente diversa. La leggenda cresciuta in questi mesi attorno alla sua biografia racconta che a 12 anni, dopo aver imparato da solo la programmazione informatica, creò e vendette il suo primo videogioco chiamato Blastar. C'è sempre una storia così per i grandi dell'hi-tech. Musk non sfugge alla regola, ma non sfugge anche a una catena di successi e di idee che hanno cambiato la sua vita e che potrebbero cambiare anche la nostra. Perché era il 1995 quando, col fratello Kimbal, fondò Zip2, una società che forniva contenuti on-line e che solo quattro anni dopo, nel 1999, sarebbe stata venduta a Compaq per più di 300 milioni di dollari. Paypal arrivò qualche tempo dopo e con lei altri soldi per la sua cessione.
Il resto è il motivo per cui Fortune ha eletto Musk «Business person of the Year» per l'anno prossimo. L'ha fatto per ciò che l'ha reso famoso in tutto il mondo nel 2013. E cioè la Tesla Motors, la società che vuole reinventare l'industria dell'auto spingendo l'elettrico: il Sole 24 ore ha raccontato che avuto più di una difficoltà in Borsa dopo che tre Model S (l'ultimo modello, in vendita anche in Italia) hanno preso fuoco. Lui, come fa spesso in questi casi, ha messo mano alla tastiera e scritto un post sul blog di Tesla parecchio arrabbiato. Dice che in percentuale, le auto a benzina prendono fuoco molto più spesso delle sole tre Tesla che hanno avuto il problema. Non ci sono state vittime e sul blog di Tesla uno degli sventurati che hanno visto uscire il fumo dal cofano ha raccontato che ricomprerebbe una Tesla in un baleno. Ma non c'è solo questo. Musk ha soprattutto fondato SpaceX, che è la prima azienda privata ad aver rifornito la stazione spaziale e ha ordini miliardari dalla Nasa e altri. È l'uomo che ci porterà su Marte, ha scritto qualche tempo fa il IL, il magazine del Sole 24 ore, che a Musk ha dedicato una recente copertina. Nel frattempo, visto che lui tra San Francisco e Los Angeles si muove almeno una volta a settimana, gli è venuta l'idea di un treno superveloce: il concept si chiama Hyperloop e sta cercando finanziamenti. Ha messo inoltre soldi e idee su SolarCity, ora il primo fornitore di energia solare domestica negli Usa.
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