«Chi si fa agnello, lupo se lo mangia». Con il riferimento a un detto popolare il capogruppo della Lega Nord nel Consiglio regionale lombardo, Massimo Zanello, ha presentato ieri la richiesta del Carroccio di appendere il crocefisso «in ogni palazzo pubblico della Lombardia: non solo nelle sedi istituzionali ma anche in scuole, ospedali e altro».
La proposta («che già dovrebbe essere applicata per rispettare le leggi nazionali», dice la Lega Nord) è contenuta in una mozione presentata al Consiglio regionale, nella quale si fa riferimento anche «al recente appello di Papa Benedetto XVI durante la messa dell'Assunta e alla vigilia della giornata mondiale della gioventù a Colonia».
«La cristianità è un valore fondante - aggiunge Zanello - e il dialogo può nascere solo dall'affermazione e dalla tutela della nostra identità: il tema del crocefisso ha per noi grande importanza, anche pensando agli avvenimenti di questi giorni». Il riferimento è soprattutto alla «querelle» sulla scuola milanese di via Quaranta.
Tema ripreso da altri consiglieri regionali lombardi leghisti, che hanno tenuto una conferenza stampa per presentare la mozione. «Abbiamo notato un atteggiamento violento da parte di chi manifesta in via Quaranta - dice il leghista Fabrizio Cecchetti - e i bambini in questa situazione sono solo vittime».
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