Sud e grandi opere: arrivano 20 miliardi

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Emanuela Fontana

da Roma

Oltre 10 miliardi per strade e grandi opere, ma anche 9,48 miliardi per il fondo aree sottoutilizzate (Fas), al cui interno ci sono 3,5 miliardi di euro di incentivi fiscali per il sud. E poi ottanta milioni destinati alla tecnologia, 55 per i contratti di filiera gestiti dal ministero delle Politiche agricole, mentre è arrivato il sì al programma Tetra per un piano di comunicazione mobile delle forze dell’ordine, con i complimenti di Finmeccanica. Dopo la visione fosca dell’Italia presentata dal presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, il braccio esecutivo del governo per le grandi opere, il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha approvato una pioggia di stanziamenti: circa venti miliardi tra Fas, con numerosissimi programmi allegati, e infrastrutture (grandi opere e Anas, anche se in questo caso si tratta di un contratto di programma). Anche nel settore stradale il sud avrà un trattamento preferenziale: riceverà il 53,6% degli stanziamenti Anas. Ma è rilevante anche il pacchetto fiscale con lo sblocco, per esempio, di 1,5 miliardi di euro per il rifinanziamento dei crediti d’imposta nel Mezzogiorno. Il Cipe contribuirà con i provvedimenti su grandi opere e aree sottoutilizzate, ha spiegato il viceministro Mario Baldassarri, a far rialzare il Pil dello 0,2% nel 2005, dello 0,5% nel 2006 e a regime, nel 2007, dell’1%
Il contratto con l’Anas. Un piano triennale di investimenti, ma soprattutto un accordo sui doveri dell’azienda in materia di interventi e rispetti dei tempi. Il Cipe ha stabilito per l’Anas una carta dei servizi che impone standard di qualità controllati dal ministero delle Infrastrutture. Il Cipe ha dato il via libera anche a un piano di investimenti Anas per 7,8 miliardi di euro, di cui 5 miliardi per nuove strade (nuove opere 2005 più quelle previste per il biennio 2003-2004 non ancora avviate). A questa cifra si aggiunge un miliardo per la manutenzione ordinaria e 1,8 miliardi per gli interventi della Legge Obbiettivo, anticipati dall'azienda stradale. Gli investimenti sono destinati in misura maggiore al sud, mentre il 28,4% viene riservato al nord e il 18% al centro Italia. Il piano investimenti nel settore autostradale, articolato nel triennio, è stato definito in 12,5 miliardi di euro.
Grandi opere. Oltre tre miliardi per metropolitane, strade di collegamento, trasporto rapido. Sono tutti lavori del programma infrastrutture della legge obbiettivo sbloccate ieri dal Cipe. Nell’elenco ci sono una rete di accessibilità al nuovo polo della Fiera di Milano (con parcheggio multipiano), la metropolitana di Parma, la metropolitana leggera di Latina, il collegamento tra la A12 Roma-Civitavecchia a Fiumicino, il raddoppio delle linee ferroviarie Spoleto-Terni e Messina-Catania, il potenziamento della linea Rho-Arona, il collegamento ferroviario con l’aeroporto Marco Polo di Venezia, di cui si è approvato il progetto preliminare, la linea di trasporto costiero Rimini Fiera-Cattolica.
Accelerazione credito d’imposta.

«Vivo apprezzamento» per la misura presentata dal ministro Gianfranco Miccichè è arrivato dal vicepresidente di Confindustria con delega sul Mezzogiorno, Ettore Artioli: «Si concede finalmente quanto dovuto a chi, pur utilizzando correttamente l’aiuto pubblico, era stato ingiustamente penalizzato nel 2002», ha detto Artioli. All’interno dei 3,5 miliardi di incentivi per il sud, ha spiegato Miccichè, ci saranno anche le agevolazioni Irap.

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