«La terra del calmo Mattino, suoni, sapori, suggestioni». Un titolo curioso e accattivante per la quinta edizione de «Il Canto letterario» dedicata quest'anno alla Corea, alle sue tradizioni, ai suoi rapporti crescenti con Genova. Una rassegna organizzata dalla Fondazione Spinola in stretta collaborazione con il Comune di Genova, l'associazione culturale coreana «Ge.Ko» e con il Consolato Generale di Corea a Milano, con un importante ciclo di eventi capaci di aprire uno scorcio su un universo ricchissimo e affascinante, ancora quasi del tutto sconosciuto. «Suoni», perché la musica, all'interno de «Il Canto letterario» occupa sempre un posto privilegiato, accanto alla poesia; «sapori», perché la novità assoluta è la proposta gastronomica; «suggestioni», perché tutti gli eventi in programma vogliono donare ai presenti un briciolo di colore, di atmosfera, di gusto orientale.
Tre incontri nella Sala dei Chierici della Biblioteca Berio (ore 17): domani la conferenza inaugurale di Valerio Anselmo «Corea: da Regno eremita a potenza industriale», un excursus dalla totale chiusura sociale del recente passato alla nuova civiltà in pieno sviluppo. Martedì 19 la conferenza musicale «Almeno 500 anni», poesie cantate della tradizione orale coreana - per lo più melodie infantili - interpretate dal soprano Susanna Kwon e dall'attrice Sara Cianfriglia e introdotte da Giorgio De Martino. Infine, martedì 26 maggio, Vincenza D'Urso presenta l'opera di Ko Un, «una grande voce della poesia coreana contemporanea». Si passa poi agli incontri musicali: lunedì 25 maggio alle 21, in collaborazione con la Gog, il grande pianista coreano Kun Woo Paik interpreterà al Teatro Carlo Felice le ultime tre sonate di Beethoven. La serata sarà preceduta da una degustazione nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale (dalle ore 18) offerta da AT Korea Agro-Fisheries Trade Corporation: un assaggio di cibi tipici e raffinati, preparati con arte e fantasia. I rimanenti tre concerti si terranno al Museo d'Arte Orientale «Edoardo Chiossone»: giovedì 28 maggio alle ore 17 si ascolteranno i «lieder» coreani, una serie di brani composti in oriente con particolare attenzione alla tradizione europea.
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