Sui Navigli a scuola d’incisione con gli attrezzi dell’antico mestiere

L’occasione offerta dalla mostra «Nature vive» C’è anche una collezione stabile di stampe e quadri

Opere di «Nature vive», ovvero dipinti, incisioni e ceramiche rappresentanti fiori, frutti e farfalle, o anche figure umane, dei maestri Umberto Faini e Gigi Pedroli saranno in esposizione dal 7 al 28 giugno al Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande: frutta, verdura, fiori, che perdono completamente la propria concretezza in virtù di un’espressività più profonda ed elegante anche per la semplicità e delicatezza dei colori nei lavori di Faini.
«Si chiamano tecnicamente nature morte - spiega l’artista - ma per me sono vive: è uno studio sulla “ridescenza”, sul colore. Non nascondono certo la propria verità, vividezza». Insieme alle opere di Pedroli, che «va “oltre” - racconta Faini - cioè guarda tutta la materia, compresa la cornice dei suoi quadri», e infatti realizza opere articolate, in cui diversi elementi e figure s’intrecciano, quasi a voler sconfinare nelle cornici di legno, di rustica eleganza.
Tra un’opera e l’altra, all’interno della mostra, conversando con Faini e Pedroli, si parla certamente di quadri, di pittura e di arte, ma anche di quando organizzare la prossima serata di musica e cabaret (violino e fisarmonica): perché gli artisti non sono solo pittori, e il Centro dell’Incisione non è solo un luogo di esposizioni. Racconta Gigi Pedroli, che ha fondato, nel 1975, il Centro dell’Incisione, insieme a Gabriella Casarico: «A quei tempi lo stabile era affittato da una signora, che a sua volta lo affittava agli operai delle fabbriche. Dava loro un letto e li faceva da mangiare, era una specie di locanda». Petroli e la signora Casarico prendono lo stabile in affidamento, e «abbiamo fondato qui il nostro centro. Facevamo incisioni, come adesso. Volevamo approfondire proprio questo, è la nostra passione, il nostro lavoro». Hanno piantato la vite del Canada, l’edera e tutte le piante che ravvivano e rendono ancora più magico un luogo, la cui funzione già è affascinante.
Ma c’è un problema. In realtà non è il caso di sollevare troppa polvere «perché - continua la Casarico - tante, tantissime persone ci amano e non vogliono che cambiamo sede. Però è una questione che andrà affrontata».
Al centro d’incisione c’è anche una collezione stabile di acqueforti, stampe e quadri.

Tutto partecipa per creare un luogo incantevole, da preservare dal rischio di “estinzione”: mostre, presentazioni di libri, concerti, poesia, oltre che una scuola d’incisione, che dispone di antichi “attrezzi del mestiere” e che è frequentata da grandi artisti, architetti e insegnanti, come da pensionati che vogliono imparare come si fa una litografia o un’acquaforte. Uno spazio vivissimo, che Milano non deve perdere.
Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande
Alzaia Naviglio Grande, 66
Info. 02/58112621
www.gigipedroli.it

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