Sul bus Col volto «travisato» rapina un braccialetto d’oro

Nove e mezza del mattino, su un autobus della linea 20. Cosa c’è di più normale e tranquillo? Deve aver pensato così il genovese di 36 anni che ieri, a quell’ora, viaggiava sul mezzo pubblico e, una volta giunto nella zona di Sampierdarena, si preparava a scendere a una delle successive fermate. Tutt’intorno, gli altri passeggeri, neanche troppo appiccicati come capita a volte (tante) sui mezzi pubblici locali. Nulla, comunque, che facesse pensare a una qualche situazione di rischio per le proprie tasche, per colpa dei soliti borseggiatori manolesta. E invece, a quel punto, l’uomo viene avvicinato da uno sconosciuto, col volto coperto, che, approfittando dell’apertura delle porte, gli sfila il bracciale d’oro e si dà alla fuga.

Un’azione fulminea e un bottino «pesante», per un rapinatore che si permette (gli viene permesso?) di viaggiare impunemente sull’autobus, in pieno giorno, con il volto cosiddetto «travisato», in aperta violazione della legge vigente di pubblica sicurezza che, come noto, vieta qualunque mascheramento che non sia, ma a suo tempo, la maschera di Carnevale.

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