Sul palco l’energia dell’Havana di oggi

«Per me è come realizzare un sogno: poter dare vita, attraverso il mio corpo, ai miei pensieri, alle mie emozioni e ai miei stati d'animo è un privilegio»; così Pérez Fernández Alejandro, uno dei 12 ballerini della compagnia Ballet de Cuba, descrive la magia della sua arte di ballerino che da giovedì, fino domenica 24, il pubblico milanese potrà applaudire al Teatro Ciak Webank assistendo allo spettacolo «Havana de Hoy». Dopo aver trionfato gli scorsi anni sulla scena milanese, il gruppo talentuoso di danzatori che si muovono al ritmo dettato da 10 musicisti, che provengono dalla Escuela Nacional de Arte y danza de la Habana, dal Conjunto Folklorico Nacional, per la terza volta tornano a grande richiesta per fare sognare e catapultare gli spettatori in una dimensione lontana e fantastica, governata da ritmo e allegria. In omaggio alla tradizione cubana, ma anche alle musica contemporanea, «Havana de Hoy» si presenta come uno spettacolo di grande gioia in equilibrio tra sonorità, danze folkloristiche e temi tradizionali della «cancion» e del «baile» miscelati al dinamismo di coreografie ben più attuali capaci di parlare dell'«Avana di oggi». «Ho cominciato a 15 anni a danzare nella Scuola Nazionale di Cuba e poi sono entrato a fare parte di una compagnia - continua Alejandro. Oggi, con il Ballet de Cuba, torno ancora con lo stesso spettacolo capace di coniugare i ritmi antichi con quelli più attuali. Se, infatti, il primo tempo, dove movimenti folkloristici si fondono con musiche contemporanee è più soft, nel secondo tempo, quando subentrano salsa, mambo e altre danze più dinamiche, sarà di scena il trionfo coreografico del movimento».

Cuba esotica ed esoterica scandita da quegli antichi ritmi d'origine africana dai la musica ha preso origine; Caringa, Rumba, Mamaìta, per poi continuare con una scarica di energia che dal palco pervade l'intera platea.

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