Sul palco musica, pensieri e parole «in rosa»

«Mi piacerebbe che la giornata internazionale delle donne fosse ricordata per il sacrificio delle 129 operaie morte mentre erano in sciopero nell'incendio della loro fabbrica, a Chicago, nel 1908. Perché sta lì e non nel mazzo di mimose o nella festa commerciale il senso profondo di questa meravigliosa data». Ragazza tutt'altro che scontata, la fiorentina Susanna Parigi, una tra le punte migliori e sofisticate del cantautorato tricolore in rosa, sarà tra le ospiti stasera di «Just Like A Woman», l'happening-concerto gratuito organizzato alla Salumeria della Musica per un 8 marzo di musica d'autore (per partecipare è sufficiente compilare l'apposito modulo sul sito di LifeGate Radio www.lifegateradio.it). «Archeologa della musica» - per dirla con le sue parole -, la Parigi, già al piano per Cocciante, la Mannoia e Baglioni, nonché corista di Raf, è attratta dall'idea di far dialogare la propria sensibilità poetica applicata alla musica con altre arti. Per esempio, nell'album «Indifferenze» propose con il filosofo Umberto Garimberti riflessioni su tematiche legate all'esistenza e la quotidianità, come il malessere provocato dalle contraddizioni in cui viviamo o la differenza intesa come diversità, cultura, sfida, mentre nell'ultimo lavoro (il quarto in carriera), «L'insulto delle parole», ha realizzato (con l'aiuto di Giuseppe Rinaldi in arte Kaballà) un concept album per approndire il tema della parola, il suo potere e le sue tante, troppe manipolazioni. Ma c'è di più. Da tempo Susanna Parigi si è cimentata nella scrittura di testi che adottano un linguaggio (e un immaginario) erotico-femminile pressoché inedito tra le sue colleghe: «Mi sono rifatta ai capolavori della letteratura e della poesia erotica (Petrarca, Anais Nin, Neruda, ndr) per poter dire in modo sincero, ma evitando accuratamente ogni volgarità, quello che sento dell'amore e della sensualità».
Assieme a Susanna Parigi, nella performance intima ed acustica (e in diretta radiofonica su LifeGate Radio) della Salumeria della Musica, ci saranno anche Andrea Mirò, l'italo-brasiliana Sandy Muller, l'emergente Debora Petrina e Brunella Boschetti.
E a suggellare questa 8 marzo musicale tutto al femminile ecco il concerto dell'affascinante Imogen Heap, di scena sempre stasera al Magnolia, il club in riva all'Idroscalo (ore 22, ingresso 10 euro). Nell'estate 2005 la hit «Hide And Seek», dall'album «Speak For Yourself», inusuale ballata a cappella accompagnata da un'armonia ottenuta per mezzo di un vocoder, ha portato alla ribalta questa eccentrica cantaute-autrice-polistrumentista originaria dell'Essex, novella regina dell'era musicale digitale. Il suo ultimo lavoro, «Ellipse», è stato concepito e prodotto con l'aiuto dei fan attraverso Internet e social-network. Domani con replica mercoledì, infine, sul palco del Blue Note (doppio show alle 21 e alle 23.30, ingresso 35 euro) si esibirà la statunitense Oleta Adams, classe 1962, cantante-pianista figlia di un predicatore battista e, come tale, cresciuta a pane e gospel.

Ambiziosa anzichenò, ha conosciuto la sua massima esposizione mediatica all’inizio degli anni 90 con una serie di produzioni pop realizzate sotto la “regia” di Roland Orzabal dei Tears For Fears. Col passare degli anni, durante i quali ha fatto parte della Phil Collins Big Band, ha preferito spostarsi verso territori jazz, gospel e R&B.

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