Non sapremmo se sia più avventurosa la vita dello sprovveduto Candide o quella della regia di Robert Carsen in occasione della ripresa del titolo voltairiano (musical, operetta, commedia, teatro satirico americano anni Venti, opéra-comique?) nato allo Châtelet di Parigi per la Scala (poi andrà a Londra). Il Candide di Carsen, al Piermarini da questa sera, era infatti stato programmato. Quindi, dopo una visita parigina di Lissner, ritirato (troppo audace e troppo di sinistra) e dopo ancora rimesso in cartellone con opportuni adattamenti. Molto misterioso se il regista canadese organizza il consueto incontro con la stampa allindomani della prima, poi il giorno stesso, e chiude agli addetti la generale. Ma, come si sa, i segreti non esistono.
Ecco le anticipazioni. La famosa scena con Berlusconi, Blair, Bush, Chirac e Putin in mutande del colore delle rispettive bandiere, alticci su un materassino che naviga nel mare inquinato di petrolio, è rimasta. In cambio non ci sono più i preti pedofili e la figlia segreta del papa polacco. Tutto si svolge dentro un grande schermo televisivo, sinonimo di consumismo e strapotere massmediale. Il sipario apre sulle immagini del sogno americano, da Elvis a Kennedy. Quindi arriva Voltaire vestito da Voltaire (il cantante e attore Lambert Wilson, anche Pangloss e Martin). Sarà il filo conduttore, lio narrante nella lingua del luogo della rappresentazione.
Ma da dove arriva Candide? Il libretto dellopera di Leonard Bernstein è desunto dal capolavoro della letteratura satirica illuminista «Candide ou LOptimisme» (1759). Una satira anarchica e pungente di Voltaire il cui esprit ben si adatta anche alletà della guerra fredda e del maccartismo del quale tanto Bernstein che lautrice delladattamento letterario Lillian Helmann erano stati vittime. È lappropriazione americana di un classico francese autorizzato dalluniversalità di quel pensiero filosofico. A Broadway (1956) lo spettacolo non è capito. E Bernstein dovrà attendere altri pubblici e altri teatri. Due anni fa Carsen e i suoi collaboratori, in primis il drammaturgo Ian Burton, si accingono a una nuova trasposizione che prenda di mira i mali di oggi. Soprattutto la politica Usa (sullo sfondo glorioso di bandiere a stelle e strisce vengono impiccati un ebreo, un omosessuale e un comunista) e appunto lo strapotere dei media. Il ruolo narrativo di Voltaire è più esteso del solito mentre ampi tagli sono praticati qua e là. Candide, parente povero di un potente Barone che nelloriginale nasce in un castello della Westphalia, adesso arriva direttamente dalla Casa Bianca. Resta linguaribile ottimista che insegue per le mille avventure del mondo lamatissima e infedelissima Cunegonde. Ma quando finalmente capisce comincia a diffidare.
Candide
Regia Robert Carsen
da questa sera alla Scala
ore 20, (per info 02/72003744)
biglietti da 10 a 185 euro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.