«Sull’urbanistica la Regione è un’appendice del Comune»

Il capogruppo di An Cicchetti spiega: «Così eliminano i vincoli»

«Sull’urbanistica la Regione è un’appendice del Comune»

«Veltroni avrebbe fatto meglio a chiedere ai costruttori che in cambio della possibilità di edificare cedessero gratis al Comune una parte di aree dove attuare gli interventi di edilizia economica e popolare». Antonio Cicchetti è il capogruppo di An alla Regione. È uno dei pochi a denunciare il «patto di cemento» tra la giunta Veltroni e i grandi costruttori. «Storace, quando era presidente della giunta regionale, i soldi per le case popolari li aveva mandati. Sono rimasti fermi - dice -. Il Comune non ha trovato le aree, sapendo bene qual è la tensione abitativa a Roma». Il consiglio regionale è alle prese con il voto sulle modifiche ai Piani territoriali paesistici chieste dai comuni. Tra cui la caterva di richieste avanzate dal Campidoglio per eliminare o attenuare i vincoli in contrasto con gli accordi già presi con i big del mattone. Cicchetti è anche l’unico ad aver contrastato l’assessore all’Urbanistica, ds, Massimo Pompili.
A Roma si è fatto di tutto tranne che attivare l’unico strumento, l’edilizia convenzionata, in grado di calmierare il mercato a difesa delle fasce più deboli. Come mai?
«Questo lo domandi a Veltroni. Non lo ritengo un grande amministratore. È un uomo immagine. Poi lo vediamo che fine fanno questi uomini immagine. Mi riferisco a Bassolino. Ma Roma non è in condizioni migliori: a Napoli i roghi delle immondizie, nella Città eterna bisogna girare in jeep sulle strade...».
Il consiglio regionale deve votare le modifiche ai piani paesistici.
«Un residuato bellico. I piani erano adottati ma non approvati. Ora dobbiamo valutare le controdeduzioni dei comuni».
La giunta Marrazzo, secondo gli ambientalisti, sta rovesciando un criterio cardine: non sono più le scelte dei comuni che vanno adeguate ai vincoli per tutelare tesori ambientali, ma sono i vincoli che vanno aggiustati...
«Gli ambientalisti dovrebbero sapere che a Roma c’era e c’è un certo meccanismo su misura per i grandi costruttori. Non per i piccoli e medi costruttori che sono in sofferenza, tanto che all'Acer, l’associazione di categoria, con le elezioni del nuovo presidente c’è stato il ribaltone».
Italia Nostra accusa: il Campidoglio ha chiesto di togliere tutti i vincoli che ostacolino gli interventi edilizi già concordati. L’assessore Pompili avrebbe detto: «Non possiamo non essere solidali con le richieste della giunta di Roma».
«Sì.

E io gli ho risposto che non siamo qui a registrare ciò che i comuni vogliono. “Lei è un pubblico amministratore e deve valutare l’idoneità” gli ho ricordato. La giunta Marrazzo ha ridotto la Regione a un’appendice del Campidoglio».
pierangelo.maurizio@fastwebnet.it

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