Roma - "Esprimo la più convinta solidarietà a
Gianfranco Fini per gli attacchi personali che quest’oggi il Giornale gli ha mosso": lo dice il presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi, in una dichiarazione. "La critica politica, anche più severa, non può trascendere in aggressioni ai familiari e su vicende che nulla
hanno a che fare con la politica. Tali metodi, che assai spesso ho dovuto subire personalmente, non vorrei mai
vederli applicati, specie su giornali schierati con la nostra parte politica", conclude.
Feltri: "E' una notizia vera" "Berlusconi prende le distanze, Ghedini prende le
distanze, Schifani e altri prendono le distanze. Io invece rimango fermo nell’idea che le notizie o sono vere o non
sono vere": così il direttore del Giornale, Vittorio Feltri, ha commentato la solidarietà del premier Silvio Berlusconi
al presidente della Camera. "E quella su Fini e la ’suocerà che prende un milione e rotti dalla Rai, ente pubblico - ha aggiunto -, è vera. Il
resto conta poco. Anzi, niente".
Fini: "Gioranlismo che sguazza nel fango" "C’è un
giornalismo che sguazza nel fango, per non citare quella materia organica che rese famoso Cambronne e che va
oltre il livello della decenza": lo dice Gianfranco Fini riferendosi all’attacco di Vittorio Feltri sul Giornale di oggi,
durante la registrazione di ’Porta a portà, aggiungendo che "la libertà di stampa è un valore assoluto ma non ha
nulla a che vedere con questo".
Il Pdl con il premier Nuovi attestati di solidarietà dal Pdl al presidente della Camera. "Non si può non esprimere pubblica solidarietà" dice Niccolò Ghedini, parlamentare e avvocato di Berlusconi, che aggiunge: "Il confronto politico sia all’interno sia a maggior ragione tra soggetti di partiti diversi può essere, a volte, aspro e forte. La stampa, con un’opera insostituibile di controllo e ausilio della democrazia, informa degli sviluppi di tali confronti e assai spesso fornisce argomenti e spunti per la dialettica fra le parti. È condivisibile che un giornale prospetti anche vivacemente le proprie opinioni critiche nei confronti degli uomini politici, ma gli attacchi personali e familiari possono avere una ragione di essere soltanto se intimamente e comprovatamente collegati all’attività politica".
Anche La Russa si schiera "Non ho apprezzato nel modo più assoluto che una vicenda politica sia diventata notizia di prima pagina per l’operato professionale della madre o de parenti di Elisabetta Tulliani, la compagna di Gianfranco Fini. Ho conosciuto Elisabetta lo stesso giorno in cui l’ha conosciuta Fini e conosco il suo attaccamento disinteressato a Gianfranco. Per questo rendo onore e merito a questa ragazza sempre bistrattata, ma che sta stare a fianco del suo uomo nella maniera più giusta". Il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, prende le distanze dal nuovo attacco del ’Giornalè a Gianfranco Fini, fatto alla madre della sua compagna, Elisabetta Tulliani. La Russa assicura: "In questa dichiarazione non c’è tatticismo. Lo dico perchè lo sento ed Elisabetta sa che lo penso davvero. Lo dico più per Elisabetta che per Gianfranco. Non che Gianfranco non lo meriti, ma trovo non apprezzabile che si tiri in ballo Elisabetta. Non conosco i suoi familiari, ma non vedo cosa c’entri questo con la polemica politica".
Bossi: ignorare gli
attacchi "A me attaccano ogni giorno, anche sul piano personale. Un politico deve far finta di niente, deve farseli scivolare addosso", dive il leader della Lega ai giornalisti che gli chiedono un giudizio sulla vicenda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.