Sullo scoglio torna la Madonnina dell’Aguglia

Sullo scoglio torna la Madonnina dell’Aguglia

Dal 31 agosto scorso è tornata lì al suo posto, in cima ad uno scoglio nel mare di Vesima. Ma è ancora imballata, nessuno la deve vedere fino a domenica, quando alle 16.45 la benedizione del nuovo arcivescovo di Genova Monsignor Angelo Bagnasco e una doppia processione di fedeli via terra e via mare sanciranno il suo ritorno ufficiale. Eccola, la nuova statua della Madonna dell’Aguglia.
La statua che da secoli si ergeva sul mare del Ponente genovese, da sempre tradizionale riferimento dei naviganti, ha una lunga storia. Anche se è difficile trovare sui libri accenni alla Madonna dell’Aguglia o Aguggia (che tradotto in italiano significa guglia o ago dalla forma dello scoglio originale). Lo sa la gente di Vesima, Crevari, Voltri, Arenzano e Prà cosa significava quella presenza di fede che raccoglieva le invocazioni di grazie e protezione dai pericoli che venivano dal mare.
Nel 1758 lì vicino c’era un posto di avvistamento per prevenire le scorrerie dei pirati saraceni; nel 1860 su quello scoglio già c’era una statua. Carlo Dall’Orto, memoria storica voltrese, nel suo libro «Voltri», indica un romanzo di Antonio Bresciani (1798-1862) ititolato «Lorenzo il coscritto» in cui la fidanzata del protagonista, una nobile abitante a Vesima, rivolge invocazioni d’aiuto alla Madonna dello scoglio dell’Aguglia», che esaudisce le sue preghiere.
Nel corso degli anni più volte la statua andò distrutta e più volte fu ricostruita, l’ultima volta il 15 aprile del 1951. Ma il 24 novembre del 1969, nel corso di una mareggiata, la statua fu abbattuta insieme a parte dello scoglio e da allora non venne più ricollocata.
Negli ultimi trent’anni si sono costituiti comitati di cittadini, uno fu promosso da monsignor Caviglia nel 1988. Vennero raccolti soldi, furono realizzati studi e progetti a firma degli architetti Luigi Damonte e Giorgio Maurizio Gnudi, ma problemi di ordine burocratico avevano sempre decretato lo stop. Nel novembre del 2004, infine, prendono in mano la situazione i rappresentanti della società sportiva Pescatori S. Ambrogio che, con un nuovo comitato, decidono alla fine di rinunciare allo scoglio originario, troppo lesionato dalle mareggiate, per pensare ad una nuova statua su uno scoglio cento metri più a ponente pur di non dover rinunciare alla Madonnina sul mare.


Da quel momento è un susseguirsi di iniziative, collaborazioni finché, finalmente, il 31 agosto di quest’anno si è giunti alla posa della statua sul nuovo scoglio. Domenica, infine, il grande giorno. Ci saranno tutti, con il vescovo Bagnasco, pronti ancora ad elevare le loro preghiere verso la Madonnina dell’Aguglia.

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