Suore di clausura convinte a uscire

Il terremoto non ha risparmiato niente. Anche lo storico convento che si trova a Montereale, nella provincia dell’Aquila, è stato danneggiato dal tremendo sisma; vigili del fuoco e tecnici lo hanno considerato inagibile. Risultato: dopo giorni di resistenza, forse anche per il dolore di dovere lasciare un posto a loro tanto caro, le religiose che lo abitavano sono state invitate ad abbandonarlo. Sigillato dunque uno dei luoghi di culto, di storia e di preghiera della zona, colpito duramente dal terremoto di una settimana fa. La struttura si trova a San Leonardo ed è un edificio storico dell’epoca cistercense. Le suore dopo lunghe insistenze si sono lasciate convincere dal medico del paese a lasciare la struttura, che ormai è pericolante. Si tratta della badessa, suor Maria Bernarda, 80 anni, suor Maria Geltrude, di 90 - entrambe abruzzesi - e la giovane suor Leonarda, trentenne, di Foggia. Una quarta religiosa, arrivata a Montereale dopo il primo terremoto dal convento aquilano di Sant’Amico, era con loro al momento di abbandonare l’antico edificio. Nella prima notte da «esterne» le suore sono state ospitate in una tenda del campo allestito dalla Protezione civile ai piedi del paese.

Ma le suore, abituate a tanti anni di reclusione volontaria, non si sentivano a proprio agio nella baraonda della tendopoli. E così, ieri, sono state trasferite in un appartamento a Cascia, provincia di Perugia, in attesa di andare in un altro convento.

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