Super Alonso vola in testa al Mondiale Ko le due Red Bull

Nel Gp della Corea del Sud aggancio e sorpasso mondiale per la Ferrari: 11 punti di vantaggio sul pilota della Red Bull. Seconda la McLaren Hamilton, terza altra rossa di Massa. Alonso in pista danza sotto la pioggia: "Che emozione"

Super Alonso vola 
in testa al Mondiale 
Ko le due Red Bull

Aggancio e sorpasso. Alonso l'aveva promesso, e ha amntenuto, complice anche un errore che ha messo fuori gioco Webber. Il campione spagnolo della Ferrari vince in Corea del Sud e ora è leader mondiale. La lepre da inseguire. Seconda Mc Laren Hamilton, terza altra rossa Massa. Chiude quarta la Mercedes di Michael Schumacher davanti alla Renault di Robert Kubica e alla Force India di Vitantonio Liuzzi. Settima la Williams di Rubens Barrichello preceduta dalle Sauber di Kamui Kobayashi e Nick Heidfeld. Chiude in zona punti l'altra Williams di Nico Hulkenberg. Solo dodicesima l'altra McLaren del campione del mondo Jenson Button. Fuori gara l'altro pilota italiano su Lotus Jarno Trulli per un problema idraulico.

Webber: "Ho sbagliato" "E' stato un errore mio, non è la mia giornata. Non sono le condizioni della pista che hanno influito sul mio incidente". Ai microfoni di Rai 1 il leader del Mondiale con la Red Bull, Mark Webber, ammette il suo sbaglio che lo ha costretto ad abbandonare il Gp della Sud Corea compromettendo la sua posizione in classifica. "Il mio Mondiale - aggiunge il pilota australiano - non finisce qui". 

Red Bull ko In una gara partita in ritardo e con l'ausilio della safety-car a causa della pioggia forte e delle cattive condizioni dell'asfalto, malissimo sia l'ormai ex leader Mark Webber fuori per un suo errore a due giri dalla 'vera' partenza, sia il compagno Sebastian Vettel sempre in testa alla corsa prima di dover abbandonare a pochi giri dalla fine per la rottura del motore.

Piove forte e niente semaforo verde sul circuito di Yeongam, ancora con i cantieri aperti dietro alle tribune. La direzione gara decide di far partire in ritardo la corsa di dieci minuti: si comincia con in testa al gruppo la safety-car, ma solo dopo tre giri i commissari fermano tutto riportando le monoposto in griglia in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo. Il problema principale è la scarsa visibilità e l'asfalto nuovo che non riesce a drenare bene l'acqua. Il miglioramento atteso arriva e si riparte dopo 40-50 minuti di attesa, sempre con la Mercedes d'argento della Fia a fare l'andatura. Per rivedere la corsa riprendere veramente ci vorranno in tutto 18 giri: le prime a fare sorpassi sono le Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg in grado di sfruttare l'assetto da bagnato. Dopo solo due giri ecco la prima brutta sorpresa per la fortissima Red Bull: il leader del Mondiale Webber va sull'erba, poi in testa coda e quindi a sbattere contro un muretto della pista di Yeongam. L'australiano deve così abbandonare la gara e la testa della classifica e come lui finisce fuori anche la Mercedes di Nico Rosberg speronata proprio dalla Red Bull.

Continua a sorprendere Schumacher: il tedesco ex Ferrari è più vivace rispetto a quanto visto dal suo ritorno in pista e riesce a guadagnare diverse posizioni portandosi dalla nona alla quinta posizione dopo la prima serie di pit-stop. Safety car di nuovo in pista per un incidente tra la Toro Rosso di Sebastien Buemi e la Virgin di Timo Glock. Tutti ne approfittano per cambiare le gomme. Rientra Vettel, poi Alonso che perde tempo a causa di un problema dei meccanici con la ruota anteriore destra.

Lo spagnolo al rientro in pista viene superato da Hamilton ed è terzo, ma quando esce la safety-car si rifà subito sotto effettuando un controsorpasso sul'inglese della McLaren che sbaglia la frenata. Il campione del mondo Button  si ritrova nelle retrovie dopo la girandola di pit-stop compromettendo così le sue speranze di bissare il titolo vinto l'anno scorso. Si va avanti a colpi di giri veloci tra Vettel e Alonso con Hamilton come in attesa che succeda qualche cosa. E la super Red Bull del tedesco finisce con il motore in fiammei. Risultato: Alonso di colpo al comando e in testa al Mondiale con 11 punti di vantaggio su Webber e 21 su Hamilton. Per la Ferrari comincia la festa, mentre per la Red Bull scocca inesorabile l'ora delle critiche. Era forse meglio puntare su un solo pilota piuttosto che criticare i giochi di squadra?

Alonso balla sotto la pioggia Una "fantastica rimonta" per riportare la Ferrari di Fernando Alonso in testa al Mondiale a due gare dalla fine. Finisce in trionfo per la Rossa. Per lo spagnolo è il successo numero 26 in 157 gare che riempie di gioia il presidente Luca di Montezemolo: "Quello che mi fa più piacere è che abbiamo dimostrato che con la determinazione, l'impegno, l'umiltà e la voglia di vincere si riesce ad uscire dalle situazioni più difficili. Siamo una squadra - sottolinea Montezemolo - che non molla mai e lo ha fatto vedere ancora una volta. Ora però dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Il campionato rimane apertissimo e sappiamo di avere di fronte degli avversari molto forti. Dovremo affrontare le ultime due gare con ancora più concentrazione ed attenzione ad ogni minimo dettaglio". 

"E' una grande emozione - ammette Alonso - vincere in questo modo. E' stato un successo difficilissimo, considerate le condizioni in pista. Soprattutto all'inizio la situazione dell'asfalto e della visibilità era davvero precaria. Quello - racconta - è stato il momento più preoccupante, perché sapevo che sarebbe stata già un'impresa già restare in pista. Non avevamo mai guidato qui sul bagnato e non avevamo quindi alcun riferimento. Il ritiro di Webber ha un po' cambiato il nostro approccio perché, tutto sommato, sarebbe stato sufficiente finire sul podio, senza prendere troppi rischi. L'ultima parte è stata particolarmente difficile perché metà della pista era quasi asciutta e le gomme si rovinavano velocemente. Ho vissuto i due problemi che sono occorsi alle Red Bull molto da vicino: in quei momenti cerchi di rimanere superconcentrato perché arrivi da una curva ad alta velocità e non c'é il tempo di pensare. E' chiaro - aggiunge Alonso - che per noi è stato un grande aiuto per il campionato ma la fortuna dimostra che la Formula 1 non è soltanto matematica! Se poi penso a quello che è successo in gare come quelle di Valencia e Silverstone allora posso dire a ragion veduta che tutto si compensa".

Cinquanta punti in palio "La Red Bull resta la favorita ma noi continueremo a dare il massimo - prosegue Alonso - e cercheremo di salire sempre sul podio.

La macchina è cresciuta tantissimo nella seconda metà dell'anno grazie ai continui aggiornamenti: forse abbiamo vinto più di quanto ci aspettassimo ma sappiamo che ogni weekend la situazione può cambiare. Questi risultati sono stati comunque pienamente meritati dalla nostra squadra: il mio sogno è vederla felice".

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