Fuori i secondi se hanno tanti punti deboli e la faccia triste come l'Armani di ieri, ma è giusto che dietro a Siena, costretta alla sofferenza sul campo di Teramo, ci sia la Pepsi Caserta del Pino Sacripanti bello come il sole, felice di aver trovato l'anima giusta, nel posto giusto: 85-94 per gradire sugli odiati nemici della canturinità. Mago di Oz per scoprire che l'avversaria era tutta chiacchiera, ma non aveva dentro niente e neppure un distintivo da mostrare ad arbitri soffici. Lo si è visto nel terzo quarto dopo due tempi dove Mordente prima e poi Viaggiano avevano mascherato il nulla di Maciulis, Mancinelli, Becirovic e, soprattutto, il solito "perfido" Mike Hall che ha deciso di far venire mal di fegato a re Giorgio, sbalordito nel vederlo andare per la tangente: 0 punti, -1 di valutazione, 6 tiri sbagliati su 6.
Altra musica nel giardino del Forrest Gump canturino che ha scelto Caserta per emanciparsi: la sua Pepsi è davvero effervescente e sa farsi perdonare passaggi a vuoto come quello di domenica in casa contro Montegranaro. Il lupo alfa è sicuramente Jumaine Jones (20 punti, 7 rimbalzi), ma nel branco ci sono tipi come Andrea Michelori (23, +29 di valutazione) uno che da Milano fu mandato via per due dollari in meno dalle volpi che c'erano prima di Armani.
E Milano fa il suo giro di chiglia sotto il brigantino di Caserta e soffoca, si mette sullo stomaco un peso enorme andando verso le finali di coppa Italia da giovedì in Irpinia dove Avellino, padrona di casa, l'aspetta agitando il forcone con il quale ieri ha inseguito le belle gioie di Roma, una Lottomatica infilzata allo spiedo nel terzo quarto (28-9). Per Roma un'altra di quelle partite dove devi portare troppa gente in sala di analisi per ridarle almeno memoria: Jaaber ha ricominciato a vedere fantasmi, la novità Dragiveic si è fatto contagiare quasi subito e i ragazzi italiani sono tipi che sarebbe meglio perdere che trovare.
Non così il Di Bella che fa il pilota per Caserta. Lui, come Michelori, non ha vera seta, ma sul campo conta il cuore. Così dovrebbe essere la vita nelle squadre vere, ma forse gli equivoci nascono proprio in quelle che non lo saranno mai e Milano rischia di essere in questo elenco se Viaggiano gioca soltanto 16 minuti, meno di Hall, poco più del Becirovic che, per carnevale, ha scelto il vestito da lumaca.
Risultati: Cremona-Ferrara 82-83, Avellino-Roma 74-56, Napoli-Virtus Bologna 46-117, Teramo-Siena 75-79, Pesaro-Treviso 84-94, Montegranaro-Cantú 77-71, Milano-Caserta 85-94, Biella-Varese 88-96.
Classifica: Siena 36; Caserta e Milano 24; Virtus Bologna, Avellino e Montegranaro 22; Cantù 20; Roma e Treviso 18; Teramo, Varese (-2) e Biella 16; Pesaro 12; Cremona e Ferrara 10; Napoli -8.
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