Il super-eroe sadomaso del fisco

Giuliano Amato insiste e ora guida i fautori della patrimoniale. Questa sua proposta di far versare a un terzo degli italiani ben 30mila euro a testa è una for­ma surreale di neurosocialismo

Il super-eroe sadomaso del fisco

Non so a voi, e in cuor mio non credo, ma a me Giuliano Amato sta simpati­co. Perché è un sottile umorista, è acuto e forbito, perché s’intende di finanza e cultura, costituzione e tennis, perché presiede l’Enciclopedia Treccani e il co­mitato per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Gioca a tennis nel ruolo della pallina, perché è bipartisan e va da un campo all’altro. Lo immagino in tutù e scarpi­ne, in punta di piedi, tra i rozzi scarponi della politica nostrana. Chi lo ritrae co­me un roditore accresce la mia simpa­tia, mi riporta bambino tra fumetti e car­toni. È un piacere ascoltarlo squittire con elegante sarcasmo, e quegli occhi sorcini che ti spiano oltre gli occhialini sprizzano acume e malizia. Volevo di­menticare la ferocia della sua Finanzia­ria del ’92, ma lui insiste e ora guida i fautori della patrimoniale. Questa sua proposta di far versare a un terzo degli italiani ben 30mila euro a testa è una for­ma surreale di neurosocialismo. Capi­rei che il terzo d’italiani più ricchi adot­tassero il terzo più povero; capirei di de­volvere una tantum per borse di studio a giovani bisognosi e meritevoli; capirei addirittura la cessione del quinto di pro­prietà a chi se la passa male. Capisco la carità e perfino il comunismo. Ma que­st’idea di prelevare una grossa somma dai benestanti che hanno la colpa di di­chiarare quanto veramente prendono al fisco e di pagarne le conseguenti tasse, al solo scopo di ridurre il debito pubbli­co storico, la trovo lievemente dissenna­ta. Si chiede una supertassa non per ra­gioni umanitarie o per giustizia sociale, ma per ragioni di bilancio. Capisco la be­nefica ricaduta del debito ridotto, però mi pare una proposta fuori dalla realtà. Potrebbe vararla solo un governo sado­maso o un regime dittatoriale che non passa dal voto.

Vi pare possibile e uma­no? Non riesco tuttavia a trattenere l’am­mirazione per chi, nonostante il fisico gracile, ha il coraggio di sfidare la gente e la derattizzazione ed è disposto a gio­carsi pure il cognome, diventando per patriottismo sadomaso Giuliano Odia­to. Milioni di gatti con partita Iva danno la caccia al topo: corri Giuliano, rifugiati nella Treccani.

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