Il super euro è una minaccia per le esportazioni e per la crescita economica, peraltro destinata a subire un rallentamento nel 2008. Questa volta non è la Francia di Sarkozy o la nutrita rappresentanza degli industriali del Vecchio continente a lanciare lallarme sugli effetti dei rapporti di cambio, ma la Commissione Ue. Bruxelles vede nellapprezzamento della moneta unica, rivalutatasi del 6% sul dollaro nellautunno scorso, «un rischio per le prospettive delleconomia». Con un ulteriore scatto in avanti «limpatto sulle esportazioni, finora limitato - ha spiegato il direttore generale della Dg Ecofin, Klaus Regling - si farebbe sentire probabilmente in maniera più forte». La nota di preoccupazione è giunta nel giorno in cui lUe ha diffuso i dati sulla crescita del terzo trimestre 2007, chiuso con un più 0,7%, un risultato superiore al più 0,3% del periodo precedente. Anche il tasso di sviluppo dellItalia è migliorato, essendo passato dallo 0,1% di aprile-giugno allo 0,4. Ma Bruxelles invita a non farsi troppe illusioni: «Lattività economica - recita un comunicato - dovrebbe moderarsi nei prossimi trimestri». In effetti, «condizioni finanziarie più rigide, una fiducia ridotta a seguito delle turbolenze nei mercati e una inflazione in ascesa, tra i vari fattori, peseranno sulla crescita nei prossimi trimestri». Non che ci sia troppo da preoccuparsi, comunque: «Lattività - si legge ancora nel comunicato - continuerà ad essere sostenuta da una solida crescita delloccupazione e una redditività record del settore delle società non finanziarie». Per il momento, comunque, non si vedono le temute ripercussioni sullexport derivanti dal super euro. In ottobre la bilancia commerciale delleurozona ha registrato un surplus di 6,1 miliardi, in netto aumento rispetto allo stesso mese del 2006 (più 2,4 miliardi).
È la prima stima diffusa da Eurostat, secondo cui lItalia viaggia in controtendenza; tra gennaio e settembre 2007 il deficit con il resto del mondo è stato pari a 7,7 miliardi. Si tratta però di un netto miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2006, quando il deficit commerciale era pari a 18,7 miliardi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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