da Sachsenring
Più della moto, della ciclistica, dellelettronica e dei cavalli sono le motivazioni a fare la differenza. Come conferma il miglior tempo di Marco Melandri nella prima giornata di libere al Sachsenring. Marco ha martellato regolarmente su tempi di tutto rispetto. Una dimostrazione di forza dettata dalla voglia di dimostrare che aver cambiato tecnico a metà stagione, come nessuno aveva mai fatto prima, è stata una scelta giusta. La separazione da Fabrizio Cecchini, il capo meccanico che lo seguiva dal 2005, sostituito con Antonio Jimenez, era nellaria da tempo. «Cambiare a metà stagione - dice Marco - può essere un azzardo, ma anche uno stimolo per tutti: come ogni novità, può dare grandi motivazioni».
Nella sua carriera Melandri ha sempre avuto bisogno di scelte azzardate e nel 2002, dopo aver sostituito il telaio della sua Aprilia, aveva iniziato a vincere a ripetizione, fino a conquistare il mondiale. Questa volta cerca tranquillità. «Cecchini mi ha aiutato molto, portandomi al secondo posto nel mondiale lanno scorso. Ma il nostro rapporto si era esaurito, avevo bisogno di essere più indipendente». L'inizio della nuova avventura è stato incoraggiante, ma il cammino è ancora molto lungo.
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