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Super Siena cade sul parquet Prima sconfitta in 19 match

Nella terra dei lupi Siena perde l’imbattibilità: Avellino ferma il record Montepaschi alla diciannovesima partita. Matteo Boniciolli, uno vero, un grande allenatore, fa un altro capolavoro nella sua carriera, il presidente Ercolino, come da voto alla Madonna, prende in braccio Marques Green, la sua pila atomica, il regista tascabile (1.65), che nell’ ultimo quarto anestetizza i campioni d’Italia con canestri impossibili (17 p. alla fine), nella serata dove l’Air si è messa a volare con Righetti, ma poi ha chiuso avendo il massimo da tutti.
Siena cade in piedi perché stiamo parlando della nostra migliore squadra, quando è andata sotto di 7 a 8’ dalla fine ha ritrovato la strada con Thornton e a 46” dalla conclusione era tornata sul 73 pari. Avellino ruba la palla decisiva e lancia in contropiede Williams che in volo si scontra con Eze a 33” dal gong. Restano a terra tutti e due. Al posto del centrone va dentro Lisicky americano di passaporto ceko, zero minuti in campo. Mette dentro i due liberi. Thornton manca il pareggio, Green recupera e segna 1 libero su 2 a 19” dalla fine (76-73). Il Montepaschi costruisce per pareggiare, ma Lavrinovic manda la palla sul ferro e Smith recupera il pallone per chiudere sul 79-73 la giornata storica di questa Avellino che ormai non è più una sorpresa.
La caduta dei campioni vede Roma sola al secondo posto dopo la vittoria su Teramo dove è arrivata a più 30 e nell’ultimo quarto ha segnato soltanto 9 punti.

Giornata quasi bella per la Lombardia del basket con la vittoria di Cantù, 21-11 nell’ultimo quarto a Scafati, e dell’Armani (Gallinari 20) in casa contro Rieti, ma resta senza premi Varese, sconfitta dopo un supplementare ad Udine, ultima in classifica che può consolarsi soltanto per la caduta anche di Napoli, superata ai supplementari da Capo d’Orlando (Pozzecco 32).

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