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"Superato il 40 per cento, siamo i primi nel Ppe"

Berlusconi a una cena per sostenere Podestà, candidato Pdl alla Provincia di Milano, rivela i dati. Poi annuncia una campagna elettorale sobria, nel rispetto della crisi 

"Superato il 40 per cento, siamo i primi nel Ppe"

Gerno di Lesmo (Mi) - C’è il solito crocchio dei giornalisti: taccuini e telecamere pronte a registrare ogni virgolettato del presidente del Consiglio. Ci sono anche i fan di Silvio Berlusconi che vogliono abbracciarlo, toccarlo e sentire ogni suo commento. Ma, delusione, il presidente Berlusconi tira dritto con il suo entourage, non si ferma all’ingresso di Villa Gernetto dove ha sede l’Università del pensiero liberale e dove, nella storica dimora, a metà tra Arcore e Macherio, l’attendono sessanta ospiti di eccellenza. C’è il gotha lombardo dell’imprenditoria e della finanza (dal banchiere Massimo Ponzellini all’imprenditrice Diana Bracco, al presidente di Assimpredil Claudio De Albertis) che, chiosa Guido Podestà, «sostengono la mia campagna elettorale».

Già, l’appuntamento «riservato» è una cena di found raising ovvero di raccolta fondi perché, aggiunge il candidato di Pdl e Lega alla presidenza della Provincia di Milano, «servono soldi».

Tra i sessanta ospiti non c’è un politico e, spiegano dall’entourage di Berlusconi, tutti e sessanta vogliono conoscere «direttamente dalla voce del presidente quali sono le ultime novità per affrontare l’attuale congiuntura economica». Anche per questo, fanno sapere, la campagna elettorale di Silvio Berlusconi - capolista in tutte le circoscrizioni per le Europee e punto di riferimento per ogni candidato del Pdl - è all’insegna della sobrietà. Sostantivo che Silvio Berlusconi nella serata di Villa Gernetto utilizza più volte, quasi a rimarcare la necessità di rendere la campagna elettorale meno stridente con le difficoltà quotidiane che molti italiani sono costretti ad affrontare. E, allora, ecco che nei prossimi quindici giorni l’agenda elettorale del presidente Berlusconi dovrebbe essere contraddistinta da uscite istituzionali, pochi bagni di folla, e considerando il poco tempo a disposizione, con interventi mirati su alcuni capoluoghi: Milano, Firenze e Bologna.

E proprio di Milano parla Berlusconi ai suoi ospiti: «Siamo sicuri di riprendere la Provincia di Milano dopo cinque anni di governo della sinistra così insieme a Regione, Comune e con il governo faremo quadrato. Un’occasione straordinaria per fare quadrato». Podestà, il suo candidato alla Provincia di Milano sorride: «Con Guido - prosegue Berlusconi - ho lavorato a lungo, apprezzandone concretezza e capacità. Lui è la persona più adatta per guidare la Provincia di Milano: Guido Podestà fa i fatti e non le parole». Scatta l’applauso dei sessanta ospiti di un salone affrescato dove il menu è tricolore: mozzarella di bufala con pomodoro e basilico, pennette tricolori, filetto di manzo scaloppato in salsa di rosmarino, sformato di verdure tricolore, dolce tricolore. Anche i vini sono tutti italiani mentre le canzoni di sottofondo canticchiate anche dal premier vanno da Malafemmena a Besame mucho.

Un’introduzione breve del presidente poi via alla cena con l’impegno di «stabilire gli appuntamenti a Milano» dice Podestà, «compatibilmente con i suoi impegni. Deciderà il presidente come sostenere la mia candidatura magari con la chiusura della campagna e, speriamo con un altro passaggio». Certo è che a sostenere Guido Podestà il 4 giugno ci sarà un appuntamento con il leader della Lega Nord Umberto Bossi mentre il 3 giugno ci saranno tutti i ministri del governo Berlusconi. Già ieri a Milano c’erano Roberto Maroni, Franco Frattini e Giorgia Meloni. Oltre a Ignazio La Russa, ormai diventato una presenza quotidiana a sostegno del candidato del Pdl e della Lega alla Provincia.

Il premier, dunque, tornerà Milano. Occasioni nelle quali Berlusconi potrà rispondere «con un muro di fatti alle chiacchiere della sinistra», annota il portavoce del presidente Paolo Bonaiuti. Appuntamenti per ribadire quello che ha fatto il governo, «il lavoro immenso, dalla soluzione della crisi di Napoli, all’emergenza terremoto all'Aquila per non parlare del ruolo internazionale che l’esecutivo sta giovando e che giocherà nel prossimo G8 dell’Aquila. E se domani Berlusconi inaugura un ospedale a San Donato Milanese, poi ancora una volta sarà all’Aquila assieme al presidente della Commissione europea Barroso. Appuntamenti per parlare del governo del fare con l’orgoglio d’essere italiano.

Questo tema è poi affrontato da Berlusconi in collegamento telefonico con la festa milanese del Pdl, una cena elettorale organizzata dal ministro della Difesa Ignazio La Russa per raccogliere fondi in vista delle elezioni europee. E lì, tra gli applausi dei mille e passa partecipanti, Berlusconi rivela l’ultimo sondaggio in suo possesso: «Il Pdl - assicura - è sopra il 40 per cento. Siamo sopra il 40 per cento e quindi siamo il partito più forte e rappresentativo del Ppe».

E a Milano? I sondaggi, dicono dall’entourage del Cavaliere, danno Podestà al 56 per cento.

Una fuga che difficilmente lo sfidante del centrosinistra Filippo Penati riuscirà a colmare nei prossimi 15 giorni di campagna elettorale.

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