Oscar Eleni
da Bologna
Gelsomino Repesa chiude i conti con il 2005 dando alla Fortitudo anche la seconda Supercoppa nella storia di una società che si esalta nelle rivoluzioni. Per battere 84-75 la Benetton, tenuta dietro tutta la gara, ha fatto la danza dei sette veli, splendida Salome, andando avanti di 16, perfida cenerentola facendosi rimontare, mascherando tante cose meno una ed importante: per giocare fra i campioni dItalia, questanno, dovranno darci dentro tutti perché la squadra è lunga e ha gente affamata, anche se non tutti sanno cosa vuol dire graffiare in difesa.
Per i tuttiverdi che hanno cambiato tanto e perso i fari un esame in assoluta serenità, peccando e facendo vedere di avere dentro cose speciali, osso duro, appena comincerà a capire i suoi talenti, da Bargnani, Slokar a Siskaukas, da Zizis a Goree e Mordente, oltre naturalmente a carabina Nicholas.
Supercoppa per squadre velate che regalano un pezzo a testa: la Fortitudo perde Mancinelli per una distorsione alla caviglia destra dopo 5 minuti, la Benetton non fa giocare Soragna sofferente ad una coscia. Notte lunga con il precision time legato al fischietto degli arbitri, notte di scoperte dove Watson è un leone, magari non da esposizione, ma un tipo duro da battere a rimbalzo (9), dove Kiwane Garris assicura fosforo alla gioventù fortitudina interpretata bene da Lorbek e Kommatos, ma, soprattutto, da Marco Belinelli, 18 punti, 7 su 13 al tiro, 3 palle recuperate, eletto miglior uomo della partita, attento in difesa su Siskaukas, bravo in attacco.
Giorgio Seragnoli si gode la seconda Supercoppa, laltra laveva vinta nel 1999, anche se non ha di fianco il suo amico Minelli che era anche linterprete della strana fede della F, se capisce di essere soltanto allinizio di una lunga corsa che vedrà la Fortitudo esposta al sole, ma non con una squadra inferiore anche senza Basile e Smodis.
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