Bagnone (Massa Carrara) - Era inevitabile che dop la mega vincita da sogno al Superenalotto, 148 milioni, si scatenasse la caccia al "fortunato", al novello re Mida che ha giocato la mieria di una schedina da due euro due, sufficienti a farlo diventare straricco. A Bagnone, poi, 2mila anime più o meno, è di di sicuro più facile tenate di capire chi è, il vincitore misterioso. In un pasino basta una parola di troppo, un'occhiata di com0licità, un'espressione strana per entrare nel mirino della curisodità. Così da ieri sera la caccia è aperta, fra voci, sospetti e smentite.
"Non sono io, ma se avessi tutti quei soldi li dividerei e a me basterebbe un milione". Ugo V., il 47enne indicato per primo come vincitore continua a negare. "Ho giocato anche io - racconta - ma non sono il vincitore. Ieri sera sono arrivato in paese, per uno scherzo, con la schedina che avevo giocato che non è vincente e ho fatto una battuta, come tanti altri in piazza. Da qui tutto questo pandemonio". Ugo stamane era attorniato dai parenti e non è sceso in paese per tutta la mattina. Di fronte al diniego del suo concittadino, il contitolare del bar dove è stata fatta la giocata, Vanni Simonetti, sorride e commenta: "siete convinti sia lui? bene questo fa buon gioco".
E un altro "indiziato A.B., 48 anni, dipendente di un'azienda di servizi, è passato stamane poco dopo le 10, a bordo di un trattore, sulla piazza del paese: tranquillo, mani sul volante, ha salutato qualche compaesano e poi ha tirato diritto oltre le mura. "Sarà andato nei campi a fare qualche lavoretto, è il suo hobby", spiegano i suoi concittadini. "Si dà la caccia a un fantasma, bisognerà aspettare settimane prima che ci si possa rendere conto di chi è il vincitore - osserva un anziano di Bagnone -. Se davvero è furbo, per giorni farà finta di nulla e noi continueremo a giocare al totovincitore". A.B. se veramente è l'uomo d'oro di Bagnone, ha un grande sangue freddo. "Ieri sera mentre qui si festeggiava - racconta il sindaco Gianfranco Lazzeroni - lui era a servire ai tavoli della festa del Pd a Vico. Non si è minimamente turbato quando si è diffusa la notizia della vincita, ha continuato a lavorare come se nulla fosse. Mi sembra difficile che sia lui, ma non si può mai dire".
"Non è lui, è giusto smentire perché lui non c'entra nulla. Io lo so per certo perché ha fatto la giocata poco prima di me". Vanni Simonetti, il contitolare del Bar Biffi dove è stata giocata la schedina nega categoricamente che uno dei nomi circolati con insistenza ieri sera, quello di un operaio di 47 anni di Bagnone, sia quello del vincitore. Simonetti racconta di aver ricevuto anche stamani una telefonata di ringraziamenti ma non va oltre. "E' difficile, è difficile questo momento", dice ai cronisti. Simonetti e la compagna gestiscono da oltre vent'anni il Bar Biffi. "Ma un momento di celebrità come questo non ce lo saremo mai aspettati", osserva. Ieri sera ha chiuso il bar tardissimo e stamani, alle 7, era già al lavoro. La piazza principale del paese sulla quale si affaccia il bar alle 8 era già popolata di abitanti, turisti e giornalisti. Simonetti, personaggio del giorno e custode del nome del vincitore, cerca di sottrarsi gentilmente alle sollecitazioni. "E' una cosa da far tremar le gambe", dice pensando non si sa se al vincitore o a se stesso. Simonetti sa chi è il vincitore del Superenalotto. "Si, so chi e' ma non dico il suo nome - racconta -. Mi ha telefonato in serata e mi ha detto: grazie, grazie, ci vediamo''.
Il titolare del bar non vuole neppure fare un identikit del vincitore. Si lascia solo scappare che e' una persona "ne' anziana, ne' giovane". "So chi é perché il vincitore ha giocato subito prima di me, la scheda numero 430, io ho giocato la 431, quindi me lo ricordo bene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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