Il supereuro taglia l’utile dell’Istituto

Il «supereuro» pesa sui conti della Banca d’Italia che ha chiuso il 2007 con utile netto pari a 95,156 milioni contro i 133,757 milioni raggiunti nel 2006. L’utile lordo si è invece attestato a 422 milioni a fronte degli 1,199 miliardi raggiunti l’anno prima. Il risultato, spiega la Relazione annuale, è al netto del rendimento (528 milioni) degli investimenti delle riserve ordinaria e straordinaria. La redditività ordinaria rappresentata da interessi e dividendi è cresciuta di 652 milioni, da 3,241 a 3,893 miliardi, per effetto principalmente del miglioramento del margine di interesse (631 milioni) dovuto al rialzo dei tassi e all’aumento della consistenza media delle attività fruttifere. Il risultato derivante dalla negoziazione e dalla valutazione delle posizioni finanziarie in euro e in valuta è stato negativo per 1,938 miliardi, rispetto ai 355 milioni dell’esercizio precedente.

Sul dato, spiega la relazione, ha inciso in particolare il deprezzamento di tutte le principali valute nei confronti dell’euro che ha comportato, come per altre banche centrali, svalutazioni da cambio, imputate al conto economico per 1,910 miliardi, contro i 287 milioni del 2006.

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