Val d'Isere - Piazza un urlo che fa tremare la montagna Peter Fill. L'azzurro taglia il traguardo del SuperG sulla Face de Bellevarde e si veste d'argento. Troppo lontano il vecchio maestro (34 anni) Didier Cuche che con i suoi muscoli d'acciaio sul ghiaccio ha disegnato traiettorie inavvicinabili, ma il 26enne di Castelrotto è il primo degli umani. A 99 centesimi dallo svizzero. Una vita, nello sci. Ma oggi il distacco non conta. Conta la posizione: secondo, medaglia d'argento. E l'Italia dello sci, che aveva già il muso dopo l'errore alla seconda porta che ha messo fuori dalle posizioni che contano la superfavorita Nadia Fanchini nel SuperG femminile, può stiracchiare un sorriso. Il cugino di Denise Karbon, unico vero polivalente della squadra italiana, si prende l'argento e, unico piccolo rimpianto di giornata, scalza dal podio il compagno Christof Innerhofer che cercava di difendere il bronzo. Sul terzo gradino del podio, invece, sale il norvegese Aksel Lund Svindal che precede l'azzurro di soli cinque centesimi di secondo.
Gioa immensa Fill non sta nella tuta dall'entusiasmo: "E' bellissimo. Non avevo mai vinto niente ai Mondiali. Ultimamente andavo bene, non ero tra i favoriti, però ho rischiato tutto e ce l'ho fatta. Ho fatto passare il sorriso a Svindal? Meglio così. Mi dispiace invece aver tolto il terzo posto a Cristof, ma lui è molto molto convinto per la discesa". Poi la dedica al padre: "Sono contento di vaer conquistato questo podio davanti a lui".
Delusione Innerhofer "Fa male, fa davvero male perdere così una medaglia, per pochi centesimi". Innerhofer, eccellente quarto, oggi sognava di salire sul podio e di conquistare una medaglia. "Ho attaccato, ma non sino in fondo. Il cronometro segna la fine della gara non a tre quarti, ma proprio sotto il traguardo. Io invece - spiega il giovane sciatore della Val Pusteria - sono passato dalla sesta alla quinta marcia sul muro a otto porte dal traguardo. Per un attimo lì pensavo di finire fuori e così ho rallentato. Eppure all’ultimo intermedio ero lì, subito alle spalle del tempo poi fatto da Cuche, ed ero anche davanti a Peter Fill".
Cuche decia ad Albrecht Cuche ha conquistato la sua prima medaglia d’oro ai Mondiali. Si tratta del primo titolo mondiale per la Svizzerain SuperG in 20 anni. L’ultimo era stato quello di Martin Hangl nel 1989. "Questo è uno dei giorni più belli della mia vita" ha detto emozionato il campione elvetico. Cuche nel suo palmares può vantare otto vittorie in Coppa del Mondo, inclusa la leggendaria discesa di Kitzbuhel, ma anche 21 secondi posti e 15 terzi. Ha vinto l’argento nel SuperG dei Giochi Olimpici di Nagano nel 1998 ed il bronzo nel gigante dei mondiale del 2007. "E' per Daniel" la commossa dedica ad Albrecht, il compagno di squadra ancora in coma dopo la caduta nelle prove sulla Streif di Kitzbuhel.
Gli altri azzurri Il SuperG ha visto l’austriaco Benjamin Raich piazzarsi quinto a 1"15 da Cuche davanti al canadese John Cucera (+1"66). Marco Buechel, lo specialista del Liechtenstein, ha invece ottenuto il settimo posto a 1"68 precedendo lo svizzero Didier Defago (+1"69), lo svizzero Carlo Janka (+1"78) e l’austriaco Klaus Kroell (+1"79).
Lo statunitense Bode Miller è rimasto fuori dai migliori dieci piazzandosi 12esimo a 2"43 dal vincitore, mentre gli azzurri Werner Heel e Stefan Thanei hanno raccolto rispettivamente il 14esimo e il 15esimo posto. Posizione numero 17 invece per l'ultimo azzurro, il campione mondiale uscente della specialità Patrick Staudacher.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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