Per il «supporto interno» 107 dipendenti su 256

È un po’ come se il 40 per cento della spesa se ne andasse per comprare la busta. Come se poco meno della metà del serbatoio di un’auto fosse prosciugato per l’accensione e per far funzionare il sistema elettrico. E comunque si conferma come uno dei mali dell’amministrazione italiana. Una buona fetta delle risorse umane ed economiche se ne va per far funzionare la macchina amministrativa. Nel caso del ministro della Pubblica amministrazione, la lodevole iniziativa di Renato Brunetta ha ad esempio fatto emergere che nel Dipartimento della Funzione pubblica, quello principale, su 256 dipendenti ben 107 si occupano del supporto interno. Il 40 per cento. Una legge del 2006 prevedeva che a oliare gli ingranaggi dei ministeri potesse essere impiegato al massimo il 15 per cento della forza lavoro.

Salta poi agli occhi qualche eccesso, come il Dipartimento dell'innovazione tecnologica che è rimasto dopo la mancata previsione del ministro per l'innovazione (le deleghe sono state accorpate) con 56 dipendenti per 4 direttori generali con personale dedicato agli affari generali e internazionali. Una struttura un po’ pesante.

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