Economia

Svanito l'effetto Monti: Piazza Affari in rosso, spread a quota 540

Da due giorni il mercato milanese è in profondo rosso. Ma la vera preoccupazione resta il differenziale tra Btp e Bund

Svanito l'effetto Monti: Piazza Affari in rosso, spread a quota 540

Giornata al cardiopalma per le Borse europee. Le tensioni sui titoli di stato dei paesi europei spingono le borse del vecchio continente a una nuova chiusura negativa. Fa eccezione Londra che, essendo fuori dall’eurosistema, riesce a restare sopra la parità e termina la sessione in rialzo dello 0,28 % a 5.543,29 punti. Sprofonda invece Atene, giù del 4,71% a causa dell’ondata di vendite sui finanziari innescate dai pessimi dati sul pil. Le perdite riportate dalle altre piazze sono comunque inferiori a quelle, prossime al 2%, registrate a inizio seduta grazie alla tenuta di Wall Street, che limita i danni grazie ai positivi dati su prezzi alla produzione e vendite al dettaglio.

Mentre lo spread tra Btp italiani e Bund risale a livelli allarmanti, è tornata nel mirino anche la Francia, che ha visto i propri credit default swap salire a livelli record. A indossare la maglia nera è infatti Parigi, che cede l’1,92% con il Cac 40 a 3.049,13 punti. È a tale proposito significativo che oltralpe a guidare i ribassi siano le banche (Bnp Paribas -6,08%; SocGen -5,72%; Credit Agricole -4,44%), fortemente esposte ai titoli dei Piigs, laddove sui circuiti tedeschi le vendite sono estese a tutti i comparti, con Daimler (-2,59%) e Infineon (-2,59%) peggiori del listino. Il Dax di Francoforte arretra dello 0,87% a 5.933,14 punti. L’Ibex di Madrid lascia sul terreno l’1,39% a 8.256,2 punti.

In scia anche Milano. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dell’1,08% a 15.297 punti. Insomma, un’altra giornata complicata, vissuta sul filo, con un occhio allo spread e un altro alle consultazioni dei capi di partito. Molto negativo l’approccio, con gli indici in calo fino a un minimo del -3%, mentre lo spread supera i 540 punti e il rendimento dei Btp schizza sopra il 7%. Nel pomeriggio l’inversione di tendenza, in coincidenza con i positivi dati macro americani, e dichiarazioni concilianti da Roma che lasciano capire come il governo Monti sia ormai pronto a vedere la luce. Nuova cautela infine nelle ultime battute e indice ancora in negativo. Tra le blue chip Finmeccanica che, più volte sospesa in mattinata con un calo teorico del 15%, sconta l’annuncio che nel 2011 non ci sarà dividendo e il taglio dei ricavi. Tra il 2010 e il 2012 gli investimenti del gruppo guidato da Giuseppe Orsi verranno ridotti a 3,4 miliardi rispetto ai 3,6 previsti. Ci sarà anche un calo dei costi di struttura generali e amministrativi. Entro fine 2012, inoltre, Finmeccanica procederà a cedere attività per un valore di un miliardo in modo da ridurre l’indebitamento.

La stessa preoccupazione sempra iniziare a toccare anche l'Eliseo. Lo spread tra i rendimenti dei tassi decennali dei titoli di Stato francesi e quelli tedeschi ha aggiornato il nuovo massimo da quando esiste l'Eurozona a 182 punti base, a conferma delle forti tensioni sui rendimenti francesi. I rendimenti dei titoli decennali francesi sono al 3,5%, il massimo dal maggio 2011.

La Spagna si mantiene oltre i 450 punti.

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