È la soluzione di un giallo di oltre quattro secoli fa: non fu l'arsenico, ma un attacco fulminante di malaria perniciosa a uccidere Francesco I de' Medici. Il risultato della ricerca scientifica, con le prove paleopatologiche, sarà pubblicato sul numero in edicola domani della rivista «Archeologia Viva». Il fatto risale al il 19 ottobre 1587, quando Francesco I morì inaspettatamente nella grande villa di Poggio a Caiano, a soli quarantasei anni di età. La versione ufficiale secondo cui il granduca di Toscana rimase vittima di un attacco di malaria fu subito messa in discussioni da sospetti e dalla voce, ispirata dai profondi dissapori di Francesco con il fratello Ferdinando che aspirava a subentrare sul trono granducale, che accreditò il sospetto di avvelenamento da arsenico. La giovane moglie Bianca, morta il giorno dopo, avrebbe subito la stessa sorte infame.
Ora i risultati delle analisi sui resti del granduca, effettuate dalla Divisione di Paleopatologia dell'Università di Pisa in collaborazione con il Laboratorio di Parassitologia dell'Università di Torino, mettono la parola fine a tutte le maldicenze. L'arte del veleno cara ai Medici e ai borgia questa volta non c'entra.MSac
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