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Svelato il mistero del volo di Hess: cercava l'alleanza inglese contro l'Urss

Il 10 maggio 1941 l'alto gerarca nazista, volò in Scozia per una missione segreta. Secondo il settimanale «Der Spiegel» cercava l'alleanza o la neutralità di Londra nella guerra contro la Russia. Fu poi condannato all'ergastolo a Norimberga e si suicidò nel 1987 a 93 anni, portando nella tomba il suo segreto

Svelato il mistero del volo di Hess:  
cercava l'alleanza inglese contro l'Urss

Continua a tenere banco il mistero del famoso volo di Rudolf Hess sulla Scozia concluso con un lancio con il paracadute. Una missione, individuale o per conto di Adolf Hitler, per aprire chissà quali trattative con il governo britannico. Ora un nuovo documento, spuntato fuori dagli archivi russi, svelerebbe il giallo: la Germania sperava nell'alleanza o almeno nella neutralità di Londra in caso di attacco alla Russia.
Nato ad Alessandria d'Egitto nel 1894 da un ricca famiglia di commercianti, durante la prima guerra si arruolò nel reggimento «List», tra i più aggressivi e tenaci dell'esercito tedesco, in cui combatteva anche un certo caporale di origine austriaca, tal Adolf Hitler. Fu proprio lui che convinse Hess a entrare in politica nel 1920, anno in cui tra l'altro abbandonò l'Università di Monaco mentre stava per laurearsi in filosofia. Dunque nazista della primissima ora, partecipò al Putsch di Monaco nel 1923. La rivolta fallì ed egli fu arrestato insieme ad Hitler. In carcere, Hess aiutò il futuro Führer a scrivere il «Mein Kampf», «La mia Battaglia». Da quel momento egli divenne uno dei più stretti collaboratori di Hitler, tanto da esserne considerato il successore alla guida del partito. Infatti, nel 1933, Hitler lo nomina suo vice, dandogli ampi poteri sia all'interno del partito sia nel governo. Sei anni dopo, Rudolf Hess fu nominato ufficialmente numero tre del partito, dietro ovviamente a Hitler e Hermann Göring.
Il 10 maggio del 1941 volo in Scozia da solo e si paracadutò nel Lanarkshire per raggiungere il castello del Duca di Hamilton, considerato un fautore del dialogo con il Terzo Reich. I motivi di quel viaggio non sono mai stati chiariti, ma la versione ufficiale britannica dipinge Hess un uomo in crisi, con disturbi mentali, sconvolto dagli orrori della guerra, messo da parte dal regime, intenzionato, all'insaputa del dittatore, a proporre, tramite il Duca, un utopistico piano di pace all'Inghilterra. Secondo alcuni storici in realtà la missione avvenne con il consenso di Hitler, per aprire una trattativa di pace tra i due Paesi.
La nuova versione, illustrata dallo «Spiegel» avvalora l'ipotesi di un viaggio su mandato del Führer, ma per chiedere agli inglesi il «placet» di invadere l'Unione Sovietica. Il settimanale ha infatti esaminato un documento di 28 pagine, scovato negli archivi russi da uno storico tedesco e redatto nel 1948 da Karlheinz Pietsch, ex aiutante di campo di Hess al momento del suo volo. Nel documento è scritto che la missione concordata con gli inglesi, aveva come obiettivo di riuscire a porre in atto «con ogni mezzo un'alleanza militare tra Germania ed Inghilterra contro la Russia, o come minimo ottenere la neutralità dell'Inghilterra».
Una trattativa, come ha dimostrato la storia, forse neppure aperta, ma sicuramente respinta dalla Gran Bretagna. Internato fino alla fine della guerra, nel 1946 fu portato alla sbarra come imputato al Processo di Norimberga. Hess fu assolto dall'accusa di crimini contro l'umanità, ma condannato all'ergastolo per «cospirazione contro il trattato di Versailles e crimini contro la pace» e quindi rinchiuso nella prigione-fortezza di Spandau, a Berlino.

Nel 1987 Hess si suicidò all'età di 93 anni, strangolandosi con un cavo elettrico, portando nella tomba il suo segreto.

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