Sventato un assalto ai Monopoli di Stato

Una rapina organizzata nei minimi dettagli. Dai mezzi utilizzati per la fuga alle sofisticate apparecchiature per «disturbare» i collegamenti radio. Ad attenderli all’uscita dell’autostrada, però, 50 carabinieri da mesi sulle loro tracce. Da Ascoli Piceno alla periferia di Civitavecchia, dove una banda di campani in trasferta, ieri mattina, stava per assaltare la sede dei Monopoli di Stato. Secondo gli inquirenti i sei rapinatori, tutti pregiudicati, puntavano sull’intero magazzino di sigari e sigarette: oltre mille chili di tabacchi lavorati per un valore di 250mila euro.
Un piano ad hoc per la struttura del quartiere San Gordiano, vicina al porto turistico di Riva di Traiano: un furgone Fiat maxi Daily preso a nolo sotto falso nome all’Avis e due auto «pulite», una Opel Vectra e una Renault Clio con le quali raggiungere l’A12, l’autostrada Roma-Civitavecchia. Per neutralizzare gli impiegati i sei avevano scacciacani modificate, nastri di scotch e corde. «Per raggiungere le auto senza essere localizzati - spiega il capitano Mauro Izzo, comandante della compagnia Civitavecchia - i banditi avevano un apparato jumper, ovvero un disturbatore di frequenza radio per deviare i collegamenti via etere». Secondo gli investigatori, che li hanno bloccati all’uscita Civitavecchia sud dell’A12, il commando avrebbe agito all’apertura dei monopoli che distribuiscono i tabacchi sul litorale, sequestrato i magazzinieri e l’autista del furgone carico di «bionde». Con il prezioso bottino ancora sul mezzo si sarebbe allontanato mettendo ko il sistema satellitare gps montato sul camion. A una certa distanza il trasbordo prima sul mezzo preso a noleggio poi sulle vetture private, una diretta verso la capitale, l’altra nell’entroterra per assicurarsi la riuscita parziale dell’azione. I personaggi arrestati, M.B. di 47 anni, M.P., C.R., P.G. di 46 anni, C.V., 43 anni e L.P., 23 anni, sono vecchie conoscenze delle forze dell’ordine.
Quattro erano stati arrestati un mese fa a Reggio Emilia durante una rapina. I militari di Ascoli, inoltre, li stavano cercando da quando avevano tentato una rapina a Case di Coccia di Folignano, il 24 ottobre scorso. Pochi giorni dopo, il 6 novembre, la banda torna alla carica a Montefiore dell’Aso, sempre in provincia di Ascoli, sequestrando i due autisti di un Tir dei monopoli di Stato. Un colpo andato a segno e concluso con la liberazione degli ostaggi nel Casertano. Da lì, la notte scorsa, i sei partono per il nuovo obiettivo: Civitavecchia. Disposti a tutto, anche a un inseguimento mozzafiato lungo la statale Aurelia alla vista dei militari.

Una delle macchine con due banditi a bordo, difatti, effettua una manovra spericolata pur di sfuggire alla cattura. Secondo indiscrezioni la gang faceva parte di un gruppo napoletano alleato con le storiche «paranze» della mala romana.

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