Il colpo era stato preparato nei minimi dettagli. Lassalto nella villa di un imprenditore romano doveva avvenire domenica sera allora di cena. Ma la polizia ha rovinato i piani della banda di romeni che stava per mettere in atto la rapina in una villa sulla via Boccea, sequestrando e immobilizzando la famiglia del titolare di unagenzia per il trasferimento di denaro.
Quattro gli arrestati: Ene Florian, 33 anni, Gregoras Ciprian, 27 anni, Manolacie Valie, 19 anni, Hadambu Costantin, 31 anni. Gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal pm Elisabetta Ceniccola, hanno sequestrato nel corso delloperazione, andata avanti per tutta la notte, tre pistole-replica, proiettili di vari calibri, caschi, passamontagna, fascette di plastica per immobilizzare i polsi, otto telefoni cellulari, una mazzaferrata, un piede di porco.
I quattro romeni erano seguiti da alcuni giorni, proprio perché gli investigatori sospettavano fossero specializzati in colpi ad abitazioni isolate e responsabili di altre rapine: mentre i banditi pedinavano limprenditore, venivano a loro volta tenuti docchio dalla polizia. Per questo gli agenti sapevano bene che la prossima vittima sarebbe stato proprio limprenditore cinquantenne. Il piano della Mobile è stato attuato al momento opportuno: gli agenti si sono sostituiti alla famiglia presa di mira (composta oltre che dalluomo, da sua moglie, dalla figlia incinta e dal marito, da un bambino di 3 anni e dai suoceri), messa al sicuro in una dépendance della casa dopo essere stata informata del pericolo, e hanno aspettato i rapinatori. Il blitz è scattato proprio quando, domenica sera intorno alle 20, tre balordi con il volto coperto da passamontagna hanno scavalcato il muro di cinta della villa in attesa che tornasse il proprietario in auto con lincasso della giornata, circa 15mila euro, senza sospettare che il giardino era pieno zeppo di poliziotti pronti ad entrare in azione. Due di loro sono stati bloccati immediatamente, mentre il terzo uomo e quello che era considerato il palo sono riusciti a fuggire. È scattata così una ricerca nelle campagne circostanti, con laiuto di volanti e unità cinofile e, nel corso della notte, i due sono stati bloccati allinterno di un casolare abitato da clandestini nella zona di Palmarola, dove gli agenti dellantirapina, diretti da Andrea Di Giannantonio, hanno fatto irruzione sequestrando anche armi e altro materiale che hanno confermato i sospetti sulla pericolosa organizzazione. Tra le altre cose nel casolare è stata sequestrata anche della refurtiva, bottino di un furto in unabitazione.
I quattro arrestati, tutti senza permesso di soggiorno e con precedenti penali per reati contro il patrimonio, dovranno rispondere di tentato sequestro di persona a scopo di rapina e detenzione di armi. Dagli accertamenti degli investigatori è emerso che i romeni sapevano tutto degli spostamenti dellimprenditore, quando rincasava la sera dopo aver chiuso lagenzia, quanto tempo impiegava a tornare nella villa in auto e quanti soldi aveva con sé. Già venerdì scorso i rapinatori stavano per entrare in azione ma hanno rinunciato allultimo momento perché disturbati da un passante che stava portando a spasso il cane.
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