Svizzera, è un bagno turco. Beffata sotto il diluvio al 92’

I padroni di casa si illudono con un gol del "traditore" Yakin, poi finiscono fuori dal torneo grazie a una magia di Arda nel recupero del secondo tempo. Ora la Turchia si gioca tutto con i cechi

Svizzera, è un bagno turco. Beffata sotto il diluvio al 92’

Al secondo minuto di recupero Terim torna imperatore grazie a un colpo del destino scagliato da Arda Tura, ventunenne centrocampista del Galatasaray, pomposamente ribattezzato il Cristiano Ronaldo della Turchia.

Svizzera fuori dal suo Europeo ma il fiscale Pierluigi Collina, dato in gran forma e rimpianto dai vertici Uefa, avrebbe fatto rimbalzare il pallone e decretato la temporanea sospensione. Pioggia intensa per tutto il primo tempo, dopo un quarto d’ora il campo era già al limite della praticabilità, ma a memoria non si ricorda una partita rinviata in una fase finale di Europeo o Mondiale. Meglio tener duro, il flemmatico Lubos Michel l’ha fatto e ha trionfato, nel secondo tempo la pioggia è nettamente diminuita di intensità e la partita è risultata meno falsata e anche meno divertente. Yakin ha segnato al 32’ del primo tempo nel mezzo di un diluvio universale su un centro di Derdyiok dalla destra e pachidermico buco di Servet, il gigantesco centrale turco. Un minuto dopo identica azione sulla medesima fascia, centro e clamoroso buco di Yakin sempre solo a porta sguarnita. Sarebbe stata una doppietta imbarazzante per lo svizzero, di origini turche come chi gli ha fornito i due assist. Infatti, usanza mielosa e irritante, Yakin non ha esultato.

Onestamente senza la pioggia e la serie di marmellate che hanno caratterizzato la gara, a tratti in modo imbarazzante, sarebbe stata una noia mortale. Eppure era già una di quelle partite da dentro o fuori, gli svizzeri impallinati dai cechi, i turchi bombardati dai portoghesi, e poi anche qualche sospeso relativo all’ultimo mondiale, quando finì in rissa con gli svizzeri promossi a Germania 2006 e i turchi a menare calci e schiaffi a chiunque capitasse a tiro. Partita strana in tutti i sensi, gli svizzeri c’entrano poco con il calcio, i turchi con l’Europa, hanno giocato aperti, serviva solo segnare e vincere, ce l’hanno messa tutta, calcio approssimativo e primitivo. Prima del vantaggio svizzero di Yakin, i turchi avevano colpito un palo del tutto involontario con Gokdeniz su azione scaturita da palla ferma. Il pari è arrivato a inizio ripresa da uno dei due cambi operati da Fatih Terim. Centro da sinistra, il non gigantesco Semith si è alzato in volo d’angelo, è rimasto in aria mentre gli altri saltatori perdevano quota, e ben coordinato ha colpito quasi imparabilmente perché Benaglio ha smanacciato senza riuscire però a cambiare la traiettoria. Era l’11’ del secondo tempo e si può star certi che calcoli non li stava facendo nessuno dei due ct, con un solo punto in due gare le speranze sono all’osso.

A dieci dalla fine clamoroso contropiede svizzero su errore di Servet a 70 metri dalla sua porta, tre svizzeri in fuga contro il solo Balta, fagiolata, onda d’acqua nell’area turca e Volkan eroicamente con la palla stretta fra le braccia.

Poi la prodezza del Cristiano Ronaldo turco e Terim che salta come un giullare più che come un imperatore. E ora l’ultima è Turchia-Repubblica Ceca, pari in tutto, punti e reti fatte, se al novantesimo sono in parità, per decidere chi passa vanno ai rigori, così recita il nuovo regolamento.

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