Una libera rappresentazione? Un errore grossolano? Difficile comprendere che cosa ci sia dietro al caso che ha fatto infuriare la Polonia e che ha rischiato di far esplodere una crisi diplomatica con la Svizzera. Oggetto dellira polacca è una cartina geografica dellEuropa distribuita dalle Ferrovie svizzere (Sbb), ma rimasta ferma ai tempi del Terzo Reich. Per invitare i turisti stranieri che si recano nella Confederazione Elvetica a convertire i soldi presso gli uffici cambio della Sbb, a chi acquista un biglietto internazionale viene consegnato il documento di viaggio in una busta, sulla quale campeggia il mappamondo con i confini rimasti fermi al tempo del patto Molotov-Ribbentrop del 1939. Nel grafico si vede lEuropa colorata in giallo, che sullo Stivale porta la scritta «Italy», mentre la parte centro-settentrionale, indicata con la scritta «Germany», si trova a confinare direttamente con la zona marcata in rosso con sopra la parola «Moscow». Nessuna traccia, insomma, della Polonia, della Repubblica Ceca e dei Paesi Baltici, inseriti anchessi allinterno dei confini dellex Unione Sovietica.
La clamorosa gaffe ha provocato lindignata protesta dellambasciata polacca a Berna, a cui hanno fatto seguito le immediate scuse da parte delle Ferrovie svizzere, che hanno deplorato laccaduto.
Un rappresentante dellambasciata polacca a Berna ha spiegato che la raffigurazione dellEuropa fatta dalle Ferrovie elvetiche «ricorda la Seconda Guerra Mondiale» e ha sottolineato che su un tema come questo i polacchi «sono molto sensibili». «Abbiamo inviato una lettera allambasciata polacca - ha spiegato il portavoce di Sbb, Roland Binz, secondo il quale chi ha disegnato il mappamondo nella scelta del soggetto non ha purtroppo tenuto conto dei retroscena storici e non ha pensato che questo mappamondo astratto avrebbe potuto ferire i sentimenti dei cittadini polacchi o di altri Paesi -. Non labbiamo fatto intenzionalmente e ci dispiace profondamente per laccaduto».
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