La svolta L’ippica è salva ma deve cambiare pelle

Il tormentato decreto legislativo «salvaippica» è stato approvato giovedì scorso dalla Camera dei deputati e non vi dovrebbero essere sorprese dell’ultima ora per l’approvazione al Senato. Vorrei precisare, per chiarezza, che con molta meno confusione ed impegno, per lo meno diretto, il Coni, si è preso i suoi buoni vantaggi, senza mai apparire in prima persona, infatti la stampa parla univocamente di legge salvaippica.
Vi sono alcuni particolari da approfondire per capire l’evoluzione di questo tormentato provvedimento: dall’originale proposta di prelievo di una percentuale da mettere a carico dei giocatori, per una serie di motivi tecnici non facilmente superabili, si è passati ad un prelievo inferiore da mettere a carico dei concessionari i quali, a loro volta molto probabilmente riverseranno questo sostanzialmente piccolo tributo a carico dei gestori delle Slots.
Anche se, dalle prime esternazioni del sindacato dei concessionari, minacciano guerra totale. Ci auguriamo che una soluzione pacifica all’interno del settore verrà trovata anche secondo le indicazioni dei concessionari.
Nel corso dell’approvazione del provvedimento legislativo sono emerse indicazioni vincolanti sulla destinazione delle somme risultanti da questo prelievo: il tutto confluirà in un fondo gestito dal ministero dell’Economia, la quale con proprio decreto ne indicherà la destinazione finale, che per quanto riguarda l’ippica non potrà essere al di fuori della destinazione a monte premi!
Una sorta di amministrazione controllata che denota l’assoluta sfiducia del Governo, nella gestione dell’Unire. Sfiducia molto poco comprensibile in quanto oggi l’Ente, con la modifica del 1999 è infarcito di soli politici.
Altri elementi significativi, caratterizzano il provvedimento: l’approvazione di un ordine del giorno proposto dal rappresentante del Pd e fatto proprio dal Governo che impegna il ministro dell’Agricoltura per una riforma dell’Unire in tempi rapidissimi, la presentazione di un piano industriale alle competenti Commissioni parlamentari entro il 15 gennaio, di ogni anno, finalizzato all’ottenimento dei contributi derivanti dal prelievo sulle Slots.


Pare che la politica richieda un atteggiamento completamente rinnovato nella gestione di questo comparto che parta da una riforma dell’Unire, mi auguro nel senso di un recupero della partecipazione alla stessa da parte delle categorie brutalmente e ingiustificatamente escluse con la riforma del 1999.
Auguri e complimenti al ministro Zaia, non senza spendere un bravo per il comportamento tenuto in aula da parte del capogruppo della Lega avvocato Cota.

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