La svolta di Madrid: tolleranza zero con il vandalismo

Manila Alfano

da Madrid

Parola d'ordine: rispetto. Come l'Inghilterra, ora anche la Spagna si prepara ad attuare la linea dura di fronte ad atti di vandalismo e di scostumatezza. È questa l'altra faccia di Zapatero, quella intransigente e intollerante, quella che non concede nulla di fronte a chi non rispetta le norme del vivere civile. I cittadini sono avvisati. Multe salate, fino a 300 euro a Madrid per chi imbratterà i muri di edifici pubblici. La multa sale fino a tremila euro se la scritta contiene un messaggio razzista. E non solo, chi sporca i muri paga e poi pulisce. Costa caro anche fare pipì in strada. A Barcellona si prevedono multe che vanno da 300 a 1.500 euro.
Martedì scorso la legge antifumo,entrata in vigore lo scorso 2 gennaio,che stabilisce il divieto di fumare in bar, ristoranti e in tutti i luoghi di lavoro, sia pubblici che privati ha fatto la sua prima vittima. Un uomo di 39 anni pizzicato mentre fumava in un ristorante a Castellon, in Navarra, è stato arrestato. L'uomo, dopo essersi rifiutato di spegnere la sigaretta è stato multato di 240 euro dagli agenti della polizia municipale. Il trasgressore si sarebbe quindi rifiutato di identificarsi e, secondo quanto si legge in un comunicato diffuso dalle autorità locali, ha fatto resistenza al pubblico ufficiale. Il diverbio è proseguito sinché gli agenti lo hanno arrestato e condotto al commissariato di polizia di Tuleda.
E d'altronde il ministro della sanità, Elena Salgado, lo aveva dichiarato all'inizio dell'anno, rilasciando un'intervista al quotidiano Abc: «Se i diritti dei non fumatori non si rispettano, si andrà fino in fondo. La legge antitabacco entrata in vigore con il nuovo anno è la migliore possibile». Secondo il ministro, «la tolleranza nei confronti del tabacco che c'era in Spagna si trova in pochissimi altri paesi dell'Europa occidentale. Fino a poco tempo fa la maggior parte della popolazione doveva sopportare la maleducazione di una minoranza che non chiedeva neanche il permesso per accendere la sigaretta».
E dopo la battaglia contro il fumo, il governo spagnolo si prepara a dichiarare guerra all'alcol. Secondo il ministro della sanità le leggi vigenti per limitare l'uso di alcolici non sono sufficienti. «Limitare la pubblicità di bevande alcoliche superiori a 15 gradi non basta», assicura la Salgado.

Per questo il governo si impegnerà, nei prossimi mesi, a compiere uno studio che permetterà di conoscere i danni sulla salute provocati dall'alcol. «Ci resta da compiere un lavoro serio e complicato per attuare norme che l'intera società possa accettare e considerare giuste, continua il ministro». E tutto il governo sembra unito in questa lotta.

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