Dopo gli automobilisti di Segrate, che potrebbero vedersi annullare le multe date dai semafori killer grazie allintervento del ministero dei Trasporti, anche le vittime del «Photored» di Cornaredo sperano nellazzeramento. Anche qui i verbali di contravvenzione recapitati per essere passati per un impossibile semaforo giallo, sono veramente tanti: allincirca 13mila.
Gli automobilisti sperano, ma al tempo stesso si organizzano. Molti di loro sono già pronti a far causa al comune, per chiedere i danni, almeno quelli biologici legati allo stress derivante dal lungo braccio di ferro ingaggiato con lamministrazione comunale di centrosinistra, che non ha mai voluto sentir ragioni per andare loro incontro. «Ci stupisce il fatto che neppure i giudici di pace ai quali ci siamo rivolti per farci annullare le sanzioni, abbiano voluto accogliere le nostre tesi, e cioè che i tempi di quel semaforo erano stati studiati apposta per far cadere in trappola gli automobilisti spiegano -. Adesso però lintervento del ministero cambia pagina. Molti di noi hanno dovuto fare i corsi per recuperare i punti patente, altri hanno pagato anche dieci verbali. Soprusi perpetrati grazie allottusità del comune di Cornaredo, indisponibile a rinunciare ai 2 milioni e mezzo di euro derivanti dalle multe».
La vicenda del semaforo killer di questa cittadina alle porte di Rho, risale allautunno del 2006, quando venne collocato limpianto «Photored» sulla statale 11. In poche settimane limpianto, dove il rosso scattava dopo pochi secondi dal giallo, fece una strage: infrazioni per un totale di due milioni e 480mila euro e 78mila punti patente bruciati.
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