Cronaca locale

Tabibnia a Brera, la cultura messa al tappeto

Nelle sale la collezione creata riunendo 1500 pezzi provenienti da tutto il pianeta

Frutto di un nuovo rapporto tra arte e mercato, nasce a Milano un progetto assolutamente originale, unico in Italia e all'avanguardia anche nel panorama internazionale: la creazione di un grande spazio che unisce in sé le caratteristiche della galleria antiquaria, della biblioteca e del museo.
A proporre questa nuova filosofia è Moshe Tabibnia, antiquario specializzato nel tessile da collezione, che venerdì riaprirà i locali della sua galleria, in via Brera 3, trasformata in una struttura di cultura e servizi dedicata al mondo del tessile con una biblioteca specializzata, una sala studio e un centro espositivo; oltre a tre caveau e un laboratorio per la conservazione.
Un luogo aperto al pubblico, destinato a diventare un punto di riferimento per gli studiosi e gli appassionati di tessuti antichi di tutto il mondo.
Fulcro del progetto è la collezione creata da Tabibnia in quasi trent'anni di attività, una raccolta di livello museale unica per completezza, rarità e importanza che comprende arazzi, tappeti, kilim, tessuti preziosi di tutte le epoche e di tutte le aree di produzione, dall'Anatolia alla Cina, dall'Europa all'America precolombiana: quasi 1.500 pezzi che rappresentano un'immensa fonte di modelli che Tabibnia e i suoi collaboratori hanno studiato, schedato e fotografato avvalendosi di una biblioteca di migliaia di volumi, alcuni introvabili, rari quasi quanto i tappeti.
Tutto questo materiale è stato organizzato in un database: chi voglia approfondire un argomento, studiare «dal vero» un oggetto, consultare un volume... deve solo prendere appuntamento con i collaboratori della galleria.
Ogni mese, inoltre, nelle tre sale principali verranno esposti alcuni pezzi della collezione con lo scopo di «illustrare» un determinato argomento: ad esempio verranno messe a confronto le diverse produzioni di una data area geografica, oppure alcuni manufatti di uguale provenienza ma tessuti in epoche diverse, o ancora le possibili interpretazioni di un unico motivo decorativo.
Infine non mancheranno conferenze e dibattiti parallelamente ad una serie di mostre di grande respiro: per il prossimo ottobre è programmata un'importante esposizione dedicata ai tappeti del Quattro e Cinquecento mentre per l'inaugurazione del nuovo centro verranno esposti 35 pezzi «eccellenti», scelti tra i migliori esemplari della collezione.

Un saggio di ciò che Tabibnia ha in serbo per il futuro.

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