«Taggia» contro Taggia per farsi chiamare «Arma di»

«Taggia» contro Taggia per farsi chiamare «Arma di»

TaggiaÈ stato un consiglio comunale «caldo» quello di martedì 18 a Taggia, dove tra i punti all'ordine del giorno vi era l'approvazione dell'iniziativa di conferire alla città dell'oliva taggiasca la nuova denominazione «Armataggia o Taggiaarma», presentato dalla consigliera comunale indipendente Piera Lupi, portavoce di 2300 cittadini di Arma che hanno voluto, con forza, far sentire la loro voce nei confronti della «matrigna» Taggia. La professoressa Laura Garberoglio, studiosa di fatti locali, ha regalato un'importante lezione di storia su Arma al consiglio comunale e soprattutto su quella «maledetta» delibera che è rimasta ferma in un cassetto perché non giunse mai a Roma e non si poté completare l'iter burocratico. «Da 39 anni Arma subisce un'ingiustizia – ha detto Garberoglio – perché non ha mai avuto l'unità del nome, Arma è quindi sparita visto che anche tutte le attività commerciali e non, vengono indicate come Taggia. Ci hanno ridotto ad un nulla!». E ha aggiunto: «La ragione non è campanilismo che semmai abbiamo subito ma che da 39 anni, siamo in attesa dell'applicazione della delibera. Il nome di Arma è importante, è uno dei più antichi della Liguria da ben 2mila anni, noi non vogliamo che il nostro nome sparisca!». Messaggio forte e chiaro e la consigliera Lupi ha aggiunto: «Avete eliminato Arma perché ha superato Taggia. Io non voglio la divisione, voi dovreste vantarvi di avere una realtà come Arma, non potete ricordarvi di noi solo per le tasse; ci vuole buonsenso e Taggia deve andare fiera di Arma, il nome non si può perdere, fate in modo che torni». La risposta dell'amministrazione civica progressista da parte del sindaco Genduso è stata: «Abbiamo fatto un lavoro di recupero delle fonti storiche, interpellando quegli amministratori dell'epoca ancora in vita i quali ci risposero che avevano altre cose più importanti da fare. Noi subiamo un'eredità ma badate che questa amministrazione non ha mai dimenticato Arma». E lo stesso Genduso non ha perso occasione per fare campagna elettorale, affermando che la sua lista civica (di sinistra e con esponenti dell'Idv) non ha dimenticato Arma ma l'ha valorizzata. E la propaganda è stata continuata dall'assessore al Turismo Cagnacci, assai fischiato dal numeroso pubblico presente in aula il quale ha fatto bella mostra di magliette e depliant recanti il nome di Arma. Ma grazie all'intervento del consigliere del Pdl Negroni, il dibattito ha avuto una svolta. Infatti il capogruppo del Popolo della libertà ha presentato una proposta, dove ha chiesto di istituire una commissione consiliare per lo studio del cambio nome della città affinché venga data la giusta dignità ad Arma e che serva a chiarire questa situazione. La commissione sarà composta da consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, oltre ad alcuni delegati del comitato Armataggia. La proposta è stata votata all'unanimità da parte del consiglio comunale tabiese. Per la cronaca, sempre nella stessa serata, il consiglio comunale tabiese ha dato il via libera alla creazione della discarica di rifiuti, sita nel territorio comunale nella zona di Colli che ingloberà la rumenta di 66 comuni della provincia di Imperia.

La cittadinanza intera è contraria alla scelta di Genduso e il gruppo consiliare del Pdl si è fermamente opposto a questa decisione, visto che ci sarebbe il rischio che Taggia verrebbe ricoperta dai rifiuti. Infatti i consiglieri pidiellini Negroni e Lupi hanno chiesto più trasparenza ma soprattutto si sono posti la seguente domanda: «In che mani siamo?».

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