Taglia da 5mila euro per trovare chi ha ucciso due gatti a bastonate

Sull’autore del gesto crudele quanto gratuito ci sono già dei sospetti, ma l’Aidaa sta cercando di arrivare in fretta all’identificazione e per questo ha offerto una «taglia». Cinquemila euro a chiunque fornirà informazione utili per individuare la persona che ha ucciso a bastonate due gattine a Cascina Figina, piccola oasi di verde poco distante da Bareggio. Un comportamento ora punito con una pesante multa che in certi casi può trasformarsi in un pena detentiva fino a un anno e mezzo.
«Sono gesti stupidi e inutili, che vanno a colpire i sentimenti delle persone, infatti le padrone delle gatte erano commossa fino alle lacrime» commenta Lorenzo Croce fondatore e presidente dell’Associazione difesa animali e ambiente che poi ricostruisce la vicenda. «Questa mattina (ieri per chi legge, ndr)alle 7.30 un passante ha notato due ombre ai lati della strada che porta alla cascina e ha scoperto i due gatti seviziati. Ha chiamato la responsabile di un’associazione animalista di Bareggio che in breve è risalita alle proprietarie delle bestiole, che abitano in cascina».
Figina è infatti un bellissimo angolo di verde a un paio di chilometri da Bareggio, stretto tra un canale e due piccoli specchi d’acqua. Ex casa colonica, è stata trasformata in residenza dove sono stati ricavati alcuni appartamenti. Là attorno vive una colonia felina registrata in Comune, una quindicina di gatti sterilizzati, lasciati liberi e sfamati in punti prestabiliti da una «gattara» che abita appunto nella cascina. E una delle bestiole uccise, una femmina dal colore fulvo, faceva parte della colonia. Mentre l’altra «vittima» apparteneva a una sua vicina.
«Abbiamo presentato denuncia al vigili urbani e alla Procura - precisa Croce - e in merito all’autore del gesto, abbiamo qualcosa di più di un sospetto. Sappiamo infatti che in zona abita un signore che odia i gatti e che potrebbe aver ucciso le bestiole per puro sadismo. Anche perché entrambe non si lasciavano avvicinare facilmente e potrebbero essere state attirate offrendo del cibo. Perciò, proprio per concretizzare i nostri dubbi, abbiamo deciso di istituire questa “taglia” di cinquemila euro che verseremo a chiunque riuscirà ad aiutarci a incastrare questo stupido criminale e fargli avere una severa punizione».
E in effetti le sanzioni alla voce «maltrattamenti agli animali» sono da sei anni a questa parte piuttosto severe. Innanzitutto è mutata il suo inquadramento giuridico, fino al 2004 una semplice «contravvenzione di polizia» punita con la multa da 1.032 ai 9.649 euro. La legge 189 ha portato la sanzione dai 3mila ai 15mila euro e introdotto la condanna da tre mesi a un anno per chiunque «...

per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale, lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili, somministra sostanze stupefacenti o vietate, li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute». Le pene aumentano poi della metà, se i maltrattamenti causano la morte dell’animale.

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