Una taglia di 6.000 euro sul serial killer dei gatti

«Miciokiller Wanted». Seimila euro di taglia sul serial-assassino dei gatti a Cassinetta di Lugagnano, paesino nel milanese. Ghigliottina pesante da parte di Lorenzo Croce, presidente dell’Aidaa, l’Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, sulla mano squilibrata che ha stroncato la vita di centoventi gattini neonati provenienti da una stessa colonia. Da alcuni mesi sono uccisi con una tecnica perversa. Vengono «sepolti vivi» in una scatola da scarpe, sigillata poi in un sacchetto di plastica e abbandonata sempre davanti allo stesso cancello. Se non muoiono per causa naturale, perché strappati da mamma gatta troppo presto, smettono di vivere, soffocati.
L’inquietante rito continua a ripetersi. «Dopo aver ritrovato tre gattini di poco più di una settimana in condizioni pietose - spiega Lorenzo Croce - abbiamo deciso di intervenire per porre fine all’orrido rituale. Chiediamo all’Asl e al sindaco di provvedere alla sterilizzazione di tutte le femmine della colonia, di cui siamo pronti ad assumerci la responsabilità. Inoltre rivolgiamo un monito a tutti i cittadini della zona, affinché forniscano utili informazioni, anche ai carabinieri, per poter individuare il serialkiller».
Il massacro degli innocenti micetti si sta perpetrando da troppo tempo ormai, con una ripetitività ossessiva che fa pensare ad una una sorta di messaggio lanciato da una persona o da un gruppo di persone che usano i nostri fidati amici per sfogare un antico istinto di violenza tribale. «A volte gli uomini affidano gli animali a questo macabro rituale d’abbandono per significare che loro stessi spesso si sentono abbandonati» continua Croce. Ma è inconcepibile che neonatimici siano il capro espiatorio in un rito di violenza senza assoluzione, che ha al suo attivo purtroppo molti episodi. Fenomeni di sinistro killeraggio sono avvenuti già in molte zone del nostro Paese. A Viareggio si era denunciata la presenza di un pazzo che rubava, uccideva, stuprava e scuoiava cagnolini. In Austria la stessa assurda violenza venne usata sui cincillà. Questi piccoli ma grandi orrori purtroppo ritornano a insanguinare la vita di criceti, pappagalli, piccioni e volpi, senza una ragione chiara che non trova ragioni se non nei nostri impulsi più neri. Più neri di quel gatto nero che siamo sempre pronti a condannare
Per questo l’Aidaa ha scritto «Wanted» a Cassinetta di Lugagnano.

Se meccaniche da Far West minano coscienze senza rispetto verso i nostri compagni di viaggio su questa terra, metodi da Far West vengano inferti. «Abbiamo impartito la taglia da seimila euro per trovare i responsabili. Se hanno bisogno di essere psicologicamente aiutati, questo deve avvenire senza che animaletti senza colpa periscano tra duri tormenti».

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