da Milano
Un taglio alle tariffe di terminazione mobile di oltre il 30% nellarco di tre anni. Si tratta dei costi riconosciuti da un operatore a un altro sulla cui rete «termina» la chiamata originata da un utente del primo. La misura è contenuta nel provvedimento approvato ieri dallAutorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabrò.
Per Telecom Italia e Vodafone lAutorità ha previsto una riduzione dagli 8,85 centesimi che saranno applicati dal luglio 2008, ma già stabiliti con precedente provvedimento, ai 5,9 che verranno riconosciuti dal luglio 2011. Nel 2009 e nel 2010 le tariffe saranno rispettivamente di 7,7 e di 6,6 centesimi. Per Wind le tariffe scenderanno dai 9,51 centesimi del luglio di questanno a 5,9 del luglio 2011, passando per 8,7 e 7,2 di luglio 2009 e 2010.
LAgcom ha però deciso di mantenere unasimmetria in favore del più «giovane» degli operatori di telefonia mobile. Per H3G, quindi, si scenderà a 13 centesimi nel settembre 2008 per arrivare a 7 centesimi nel 2011. I passaggi intermedi saranno 11 e 9 centesimi.
I valori suggeriti dallAgcom per i singoli operatori, informa una nota, riflettono una curva di discesa (glide path) che conduce a livelli sostanzialmente analoghi a quelli stabiliti dal regolatore britannico (Ofcom). Il provvedimento sarà adottato definitivamente, con conseguente entrata in vigore, a conclusione della consultazione pubblica, che avrà la durata di trenta giorni, e dopo avere acquisito i pareri della Commissione europea e dellAntitrust.
Inoltre, lAutorità presieduta da Corrado Calabrò ha approvato un provvedimento per il riassetto delle frequenze destinate alla telefonia mobile che prevede anche le procedure per la riassegnazione, con asta, delle frequenze Umts di Ipse2000 rientrate nella disponibilità dello Stato.
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