Taglio della lingua: maestra a processo

Sarà processata per lesioni volontarie la maestra che il 20 febbraio tagliò con le forbici la lingua al bimbo perché troppo vivace. Secondo la perizia la profonda ferita poteva essere causata solo da una discreta pressione sulle forbici e non poteva, invece, essere stata determinata in modo accidentale, come sostenuto dalla maestra che aveva parlato di una caduta del piccolo. «Noto con rammarico - dice il pm Marco Ghezzi - che c'è stato ritardo nella trasmissione degli atti alla Procura dagli investigatori (9 giorni, ndr), mentre la scuola ha avviato un’indagine ispettiva, contrariamente al protocollo che impone una immediata segnalazione senza alcuna valutazione. Indagini che sarebbero dovute seguire a quelle giudiziarie, e non essere eseguite prima».

I bambini hanno confermato che Ahmed, davanti alle minacce dell’insegnante, si sarebbe avvicinato alla maestra dicendole: «Taglia, taglia». Tuttavia, tutti hanno sostenuto anche che non avrebbe corso, né sarebbe caduto accidentalmente sulle forbici.

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