Taizé, via al raduno zona Fiera «invasa» da 500 pullman

Giungeranno da tutta Europa. I ghisa: «Speriamo arrivino scaglionati»

Giovanni Buzzatti

I primi arriveranno in città all’alba, la gran parte tra le 10 e le 12. E saranno tanti, almeno 50mila. Giovani che, zaino in spalla, «invaderanno» Milano per partecipare all’incontro di fine anno organizzato dalla comunità religiosa di Taizé. Giungeranno con ogni mezzo: auto, treni ma soprattutto pullman (ne sono attesi 500) e si raduneranno in dieci punti della città, a seconda del Paese di provenienza. «Speriamo solo che gli arrivi siano scaglionati», dicono i ghisa. Ma tutto è pronto per accogliere questa pacifica invasione.
Il punto più «caldo» sarà la vecchia Fiera. Lì convergeranno i pullman in arrivo da Polonia, Ucraina e Bielorussia, Francia Russia e Olanda, Slovenia, Repubblica ceca e Slovacchia. E ancora da Spagna, Gran Bretagna, Paesi scandinavi, Bulgaria e Croazia. I vigili hanno predisposto da giorni un piano. I bus dovranno seguire dei percorsi obbligati in città, e uscire da Milano subito dopo aver fatto scendere i ragazzi. Non saranno chiuse strade o modificati i sensi delle vie. L’incontro torna a Milano dopo sette anni. «Nel ’98 erano in 100mila e non ci fu nessun problema - spiegano ancora i vigili -. Per l’arrivo dei ragazzi sono state scelte via Melchiorre Gioia, via Vittor Pisani e viale di porta Vercellina. I bus non creeranno disagi».
I pullman degli italiani si fermeranno in via Melchiorre Gioia. «Ne aspettiamo da Napoli, Bari e da altre città del centro-sud, - spiega frère John, il fratello di Taizé che accoglierà italiani, portoghesi e albanesi all’istituto dei salesiani in via Copernico -. La maggioranza degli italiani arriverà comunque in treno».
Tutti i giovani, una volta scesi, raggiungeranno i punti di accoglienza (parrocchie o istituti religiosi). Qui si incontreranno con le famiglie, oltre diecimila, che hanno deciso di ospitarli. Solo una piccola parte (10 per cento) dormirà negli oratori. Incontri e preghiere - aperte a tutti - si svolgeranno in Fiera. Per arrivarci i giovani potranno muoversi sui mezzi pubblici (compresi treni e bus verso l’hinterland) sfruttando uno speciale abbonamento nominale consegnato al loro arrivo. Nei 4 giorni del raduno (da oggi al primo dell’anno) saranno potenziate le corse del metrò (linea 1 in particolare) che a San Silvestro resterà in servizio fino all’1.30.
Milano ospita il raduno di fine anno di Taizé per la seconda volta in sette anni. «L’accoglienza allora fu bellissima, anche per questo siamo tornati», racconta frère Alois, il priore della comunità. Ai giovani l’arcivescovo Dionigi Tettamanzi ha indirizzato un messaggio di saluto: «Insieme con tutti loro vogliamo seminare un segno di speranza e di pace nella storia» scrive il cardinale.

«Ne ha bisogno anche questa nostra città, ricca di risorse, sempre in fermento, che sta vivendo uno straordinario cambiamento e un nuovo respiro internazionale ma che - conclude - al tempo stesso rischia di essere drammaticamente segnata dalla solitudine e dall’anonimato».

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