Le «talpe» di Ricucci direttamente a giudizio

Rivelazione di segreto d’ufficio: processo fissato il 12 ottobre

da Milano

È stato disposto il giudizio immediato per Vincenzo Tavano, Luigi Leccese, Tommaso Di Lernia ed Antonio Carano per i reati di favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio. L'avvio del processo, che si terrà di fronte al tribunale monocratico, è stato fissato per il 12 ottobre. Il Gip Orlando Villoni ha accolto le richieste dei Pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli. Sono questi gli ultimi passaggi dell'inchiesta sul tentativo di scalata alla Rcs che ha condotto in carcere il 18 aprile scorso l'immobiliarista Stefano Ricucci.
L'ex tenente colonnello dell'esercito Tavano e l'alto ufficiale della guardia di finanza Carano, insieme con Leccese (brigadiere capo della Gdf) e Di Lernia (imprenditore edile) secondo il capo d'accusa avrebbero passato delle informazioni a Stefano Ricucci. La scelta del giudizio immediato viene fatta quando «la prova appare evidente», secondo il Codice Penale. La posizione del tenente colonnello Carano, per quanto previsto dall'articolo 615 ter (accesso abusivo in archivio informatico) rimane connessa al fascicolo della Procura di Roma inerente Stefano Ricucci. A questo procedimento è accomunata anche la posizione di Luigi Gargiulo, altro collaboratore dell'immobiliarista.


Per quanto riguarda invece il principale indagato Stefano Ricucci, secondo quanto si è appreso in ambienti della Procura di Roma, non sarebbero in programma a breve altri interrogatori. L'immobiliarista è accusato, tra l'altro, di aggiotaggio e bancarotta.

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