Gian Marco Chiocci
nostro inviato a Salerno
Tre su tre. Erano tre le richieste darresto respinte tre volte dal gip. Adesso un avviso di garanzia, per truffa e falso, è stato nuovamente recapitato ai «soliti noti» Ds di Salerno: a Vincenzo De Luca, lex sindaco diventato deputato, plurindagato, oggi ricandidato; e a Mario De Biase, lex segretario dellex sindaco, diventato a sua volta sindaco e plurindagato. Lunica procura dItalia che sta portando scompiglio nei vertici della Quercia ha dato unaccelerata a una delle inchieste sulle «varianti» del fantomatico piano regolatore generale, quella sulle presunte speculazioni edilizie dietro la delocalizzazione della «MCM» (Manifattura Cotoniere Meridionali). Nella richiesta di proroga delle indagini sottoscritta dal pm Gabriella Nuzzi per il pm Gaetano Sgroia cè la storia, torbida, di un business da 110 milioni di euro che vede indagato anche il bassoliniano Giovanni Lettieri, patron della Mcm, presidente dellUnione industriali di Napoli, il cui nome torna spesso nelle intercettazioni dedicate alla riconversione dei capannoni industriali in un ipermercato delle Coop (rosse), un centro direzionale, residenze di lusso, un museo, bar, ristoranti, aree verdi e di parcheggio, parchi tematici nonché il raddoppio di un tratto stradale che da Salerno porta alla zona di Fratte.
Nella lunga lista degli indagati, oltre allassessore Mauro Scarlato figura il collega allUrbanistica Domenico Di Maio, Ds, subentrato a quel Fausto Martino che denunciò diffuse irregolarità sul Prg e venne «dimissionato» dai compagni di giunta dopo un processo a porte chiuse nella sede dei Ds anziché in Comune.
Come si evince dallasettico provvedimento del pubblico ministero, linchiesta sullamministrazione comunale, su De Luca, De Biase, Lettieri e compagnia tecnico-politica, parte da lontano. E riguarda «lillegittima approvazione della Varianti al Piano urbanistico Commerciale del 28.3.2003 e al Piano Regolatore Generale del 19.12.2003 su proposta della società Salerno Invest Srl e della società Mcm di Lettieri Gianni - è scritto - afferenti la delocalizzazione degli impianti produttivi delle Manifatture Cotoniere Meridionali Spa in area Asi del Comune di Salerno e lo costruzione di un centro commerciale polifunzionale in area Mcm in località Fratte-Siderno». In altre parole la deroga urbanistica prevedeva che lazienda fondata nel lontano 1833 dallimprenditore svizzero Federico Wenner venisse parcheggiata poco distante da Fratte, nellarea del consorzio industriale di Salerno denominato Asi. Nel sito originario il progetto di intervento comunale nel frattempo aveva messo in cantiere la realizzazione di un centro commerciale dal nome sinistro, «Le Cotoniere», in ricordo di quel che aveva significato il colosso Mcm, con i suoi siti di Angri, Nocera e, per lappunto, di Fratte. La storia dello stabilimento tessile non è mai stata tramandata ai posteri con orgoglio dagli amministratori locali e dallo stesso Lettieri considerato, a seconda dei punti di vista, il becchino della Mcm o il benefattore dello shopping center. Esposti e denunce, sit-in e volantinaggi, dossier dei cittadini e jaccuse sindacali, per finire alle chiusure irrevocabili dovute a problemi di salute ambientale legati ai soliti, maledetti, depuratori: da dodici anni è una lamentela continua. La promessa occupazionale delle giunte rosse era arrivata a sbandierare la cifra di 1.500 nuove assunzioni a fronte di un affare da duecento miliardi di vecchie lire. Ma una vecchia volpe della politica cittadina, il comunistissimo ex consigliere comunale Gaetano De Simone, in tempi non sospetti iniziò a subodorare qualcosa di poco chiaro. E nel mentre ai primi mesi del 97 ci si accingeva a tagliare il nastro dellMcm di Fratte, rilanciò i rumors di questazienda comunque destinata ad essere snaturata. Nel frattempo, lMcm tirava a campare. Incassò 45 miliardi dallo Stato promettendo un rilancio sfociato in una cassa integrazione per quasi tutti i dipendenti, e grazie a Lettieri ottenne dalla giunta la tanto sospirata delocalizzazione e il là ai lavori per la cittadella commerciale. Tutto come prestabilito.
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