Gianandrea Zagato
Quanto fa settantatrè chilometri virgola ottocento metri per trecentosessantaquattromila e passa automobilisti? Se non sapete la risposta, be chiedetela a Filippo Penati. Il presidente della Provincia sa che il risultato di quella moltiplicazione è una montagna di denaro.
Quella che potrebbe finire nelle casse della Serravalle ovvero della concessionaria della A7 (Milano-Genova) e delle tre tangenziali meneghine se quei settanta e più chilometri del raccordo est-ovest-nord fossero messi a reddito. Piano che, sorpresa, «è già nella mia agenda, naturalmente anche con altri temi» fa sapere Paolo Matteucci. Progetto che lassessore provinciale alla Mobilità anticipa anche nero su bianco rispondendo a uninterrogazione dellazzurro Ruggiero Lombardi «in merito ai disagi dei cittadini del quartiere Pelucca-Villaggio Falck di Sesto San Giovanni»: «Serravalle Spa e Provincia di Milano hanno convenuto che la soluzione radicale al problema si potrà avere attraverso lintroduzione generalizzata di sistemi elettronici nel pagamento dellutilizzo di autostrade. Questa prospettiva che non è lontana nel tempo, permetterà di utilizzare la rete autostradale (comprese le tangenziali di Milano) in maniera più equa per gli utenti e più razionale in termini di funzionalità della circolazione».
Virgolettato che preannuncia dunque un nuovo balzello per gli automobilisti milanesi: «Lo chiede la Commissione europea, le infrastrutture si devono pagare per chilometri percorsi. È questione di giustizia» chiosa Massimo Di Marco, amministratore delegato di Serravalle. E mentre Matteucci aggiunge che «è una pagina bianca tutta da scrivere cioè un discorso da aprire sapendo che laltra soluzione è la liberalizzazione del transito sulle tangenziali, dove il costo sarebbe scaricato sui gestori autostradali», Forza Italia denuncia come «questa soluzione rischia solo di moltiplicare il traffico nel capoluogo». «Risposta di un centrosinistra che, dopo aver blindato Serravalle Spa, allunga le mani nelle tasche dei pendolari per succhiare qualche cent ad ogni transito. Ics cent a chilometro spingeranno quei trecentosessantaquattromila e rotti automobilisti che utilizzando le tre tangenziali a non dribblare il balzello e scegliere, dunque, strade alternative» commenta Ruggiero Lombardi, vicecapogruppo provinciale di Forza Italia. Quello che, tra laltro, già accade a Sesto San Giovanni dove - per evitare il pagamento al casello Pelucca-Villaggio Falck di un euro e cinque cent - migliaia di conducenti preferiscono quotidianamente imbottigliarsi tra le strade e le piazze dellex Stalingrado dItalia.
Fotografia della realtà che, evidentemente, non suggerisce diversamente lamministrazione provinciale guidata dal diessino Penati: anzi, secondo lassessore Matteucci, con il sistema elettronico di pagamento «si eviteranno gli ingorghi alle barriere paganti e le vie di fuga attraverso gli svincoli non paganti».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.