Tanistrofeo rettile da museo, dal Mesozoico a corso Venezia

Collo esile, 200 chili di stazza e nove metri di lunghezza: il fossile, venuto alla luce a Besano, ha trovato casa al Museo di storia naturale

Collo esile e lunghissimo, duecento chili di peso e nove metri di lunghezza. Fotografia del Tanystropheus ovvero uno dei rettili marini più bizzarri del Mesozoico. Che duecentotrenta milioni di anni dopo è stato ritrovato nel territorio del comune di Besano (Varese) e che, ora, è presentato al museo di storia naturale (corso Venezia, 55).
Da tre esemplari fossili «in eccezionale stato di conservazione» scoperti dai paleontologi del museo milanese si ottiene, spiega la ricercatrice Stefania Nosotti, un ritratto inedito del rettile. «Piccoli scheletri che permettono di formulare ipotesi più precise sul Tanistrofeo longobardicus, la cui presenza nel giacimento di Besano era nota dall’Ottocento». Lungo fino a 6 metri o forse più, Tanistrofeo, era caratterizzato da un collo esile e spropositatamente lungo che gli ha meritato il soprannome di «rettile-giraffa». L'aspetto di questo animale e la funzione, mobilità e postura del suo collo così peculiare, hanno costituito un vero rompicapo per i paleontologi sin dalla prima scoperta dei suoi resti fossili. Forma bizzarra del Tanystropheus - dal collo in giù, il corpo era simile a quello di una lucertola ma questo straordinario collo era più lungo del corpo intero, coda inclusa - che, per gli scienziati, è tuttora un enigma.
«Il ritrovamento dei tre scheletri dà risposta a qualche interrogativo su questo rettile che apparteneva all’ordine dei protosauri, amava cibarsi di molluschi e piccoli pesci e deponeva le uova sulla terraferma».

I tre scheletri ritrovati durante la campagna di scavi «consistono in un individuo giovane, lungo poco più di un metro e completo, un secondo più frammentario in cui si riscontra una perfetta conservazione del cranio e, infine, in un piede isolato appartenuto a un rettile di piccola taglia». Nell’interpretazione dei ricercatori del museo, Tanistrofeo, era un rettile che cacciava le sue prede nelle acque tropicali che sommergevano la penisola, nel periodo Triassico.

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