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Tank di Israele alla periferia di Gaza. Obama: mi impegnerò per la pace

Va avanti l'operazione "Piombo fuso", colpiti 60 obiettivi: Aumenta il numero delle vittime: 878, i feriti almeno 3.700. Ancora bersagliate Beer Sheva e Netivot. Olmert: "Non possiamo lasciarci sfuggire all'ultimo momento quanto conseguito con grandi sforzi". Obama: lavorerò subito per la pace in Medio Oriente

Tank di Israele alla periferia di Gaza. Obama: mi impegnerò per la pace

Tel Aviv - Va avanti, ed è il sedicesimo giorno, l'operazione "Piombo fuso" contro il movimento integralista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza. Diversi carri armati israeliani sono avanzati di alcune centinaia di metri nella zona agricola di Sheikh Ajlin, alla periferia sud di Gaza City. In nottata sono continuati i combattimenti e 14 miliziani e 12 civili palestinesi sono rimasti uccisi. Tra i primi ci sarebbe anche un combattente di origine saudita ma questa notizia, diffusa da vari siti web, non ha sinora trovato conferma né da parte israeliana né da parte palestinese. Il combattente, secondo quanto si afferma su internet, si chiamava Abu Muhammed al-Mari ed era residente a Medina. A quanto pare era entrato a Gaza passando dai tunnel per il contrabbando scavati sotto i 15 chilometri di confine con l'Egitto.

Lanci di razzi In mattinata sono proseguiti anche sporadici lanci di razzi palestinesi verso Israele, ma in misura molto minore che nei giorni scorsi, cosa che ha allentato la tensione nelle zone israeliane a ridosso della Striscia. Razzi Grad da 122 mm sono esplosi presso Beer Sheva e Netivot, a decine di chilometri dalla Striscia, senza provocare vittime. Ma il numero complessivo dei lanci da Gaza è in calo, affermano le autorità locali. Per questa ragione, dopo due settimane di chiusura forzata, sono state riaperte oggi alcune scuole nelle zone israeliane limitrofe a Gaza. Il ritorno degli allievi è stato autorizzato in quegli istituti che dispongono di rifugi o di zone protette in maniera adeguata.

L'ultimo bilancio di morti e feriti, stimato dall'agenzia di stampa palestinese Maan, sarebbe di almeno 878 persone uccise e circa 3.700 ferite da quando, il 27 dicembre, Israele la lanciato l'offensiva militare contro Hamas. Si tratta comunque di stime approssimative in quanto si presume che altri cadaveri si trovino sotto le macerie di edifici bombardati. Sembra inoltre che nei tunnel scavati da Hamas e bombardati ci siano ancora i corpi di decine di miliziani morti nei combattimenti.

Olmert: vicini agli obiettivi Sul piano politico-strategico, aprendo la consueta riunione del Consiglio dei ministri, il premier israeliano, Ehud Olmert, ha dichiarato che "Israele si avvicina agli obiettivi che si è prefissato". "Non possiamo lasciarci sfuggire all'ultimo momento quanto è stato finora conseguito con grandi sforzi", ha aggiunto. "Nessun Paese al mondo, anche quelli che ci fanno la predica, avrebbero mostrato un autocontrollo maggiore", ha osservato Olmert il quale ha anche ribadito che Israele non accetterà di farsi dettare limitazioni dal mondo esterno. Da parte sua, il generale israeliano Yoav Galant, responsabile dell'operazione "Piombo fuso", ha chiesto a Olmert e al ministro della difesa, Ehud Barak, di dare il nulla-osta all' avvio della "terza fase" dell'operazione, che prevede il dispiegamento di decine di migliaia di riservisti richiamati alle armi nei giorni scorsi. Galant ha inoltre ventilato la possibilità che l'esercito possa occupare di nuovo - ma temporaneamente - interi settori della Striscia di Gaza, in particolare il tratto di frontiera con l'Egitto al di sotto del quale passano oltre un migliaio di tunnel utilizzati per il contrabbando di armi verso il territorio palestinese.

"Vicina la fine delle operazioni" La fine delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza è prossima, dopo la risoluzione del consiglio di sicurezza dell'Onu che ha chiesto un immediato cessate il fuoco. Lo ha affermato oggi il vice ministro della difesa israeliano Matan Vilnai, secondo il quale la risoluzione dell' Onu "non lascia a Israele ancora molto margine di manovra".

Israele ha detto però che le operazioni militari continuano e la dirigenza di Hamas a Damasco, dal canto suo, ha detto di respingere la risoluzione.

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