Finisce come non te laspetti. Con Claudio Burlando che si alza e va a stringere la mano a un consigliere del Pdl e lo abbraccia. Con la maggioranza di sinistra tutta in piedi, Rifondazione in testa, per una standing ovation nei confronti dellavversario politico.
Cosa è successo? Che Gino Morgillo, portacolori pidiellino della Spezia, fa un intervento in aula che neppure lo stesso Burlando era riuscito a fare per difendere loperato della sua giunta, per giustificare i suoi errori prima e durante lalluvione. Insomma, non sono gli applausi e gli abbracci a stonare. È semmai quello che precede il momento da libro Cuore che non quadra. (...)
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