Roma

Un tappeto ci spiega cos’è il tantra

Esposte oltre 250 opere da poco acquistate da uno dei maggiori collezionisti privati

Marina Pescatori

Sono oltre duecentocinquanta le opere presentate nella mostra intitolata «Splendori dell’Asia», ospitata al Museo nazionale di Arte Orientale fino all’11 settembre.
Viene presentata al pubblico parte di un’importante raccolta privata recentemente acquisita, dono di un collezionista che desidera al momento restare anonimo ma che di certo è molto noto e stimato in ambiente accademico e collezionistico. I reperti da lui raccolti in molti anni di ricerche sono infatti ritenuti dagli studiosi «opere esemplari», oggetti cioè particolarmente rappresentativi dell’antico mondo asiatico.
Che siano pezzi di grande valore documentario lo dimostra il fatto che già in passato lo stesso Museo di via Merulana ne aveva chiesto alcuni in prestito proprio a lui, per rendere più complete le esposizioni a tema. E ora che tutti i reperti, ben 2092, sono diventati proprietà dello Stato italiano la Direzione intende renderli visibili a rotazione in future esposizioni tematiche che avranno a disposizione due sale nella nuova ala di prossimo allestimento.
Il nucleo fondamentale delle opere ricevute proviene dal Tibet e dal Nepal, e unito ai reperti già presenti in sede rende la collezione del Museo Nazionale d’Arte Orientale la più vasta in Europa, in stretto collegamento, per giunta, con l’Istituto per l’Africa e l’Oriente dove sono conservati importanti testi tibetani e nepalesi: una preziosa fonte di ricerca a disposizione degli studiosi, dunque.
Particolarmente importanti diventano dopo il lascito: il settore dei dipinti tibetani su stoffa (Thang Kha) raffiguranti i cicli tantrici; quello della statuaria realizzata in vari materiali che illustra Buddha e le altre divinità del pantheon himalayano; la sezione di oggetti legati alla cultura locale e quelli di uso quotidiano.
Il nuovo imponente patrimonio, in parte visibile a «Splendori dell’Asia», comprende anche reperti provenienti dall’Iran, dall’India, dal Pakistan, dalla Cina, dal Giappone, dall’Islam: gioielli, monete, sculture, ceramiche, vetri, tessuti, mobili, metalli, tappeti, di cui viene proposta in questa prima carrellata espositiva una piccola ma significativa campionatura.
Orario: Lun. Mer., Ven. Sab. : 8,30 - 14 mar., giov., dom. e festivi : 8,30 - 19,30. Chiuso il primo e il terzo lunedì del mese. Info: 06.

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