Task force dell’Onu studierà un piano contro il caro-prezzi

Ban Ki Moon: urgente affrontare la situazione

da Ginevra

Una task force internazionale sulla crisi alimentare globale con il compito di dettagliare un piano di azione e garantirne l’applicazione sarà immediatamente istituita dall’Onu per rispondere all’emergenza cibo, lo «tsunami silenzioso» scatenato dall’aumento dei prezzi mondiali delle derrate alimentari. L’annuncio è arrivato ieri da Berna dal segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon che da sta presiedendo un vertice tra i dirigenti delle 27 agenzie del sistema dell’Onu e delle istituzioni di Bretton Woods.
Ban Ki Moon ha quindi illustrato il piano d’azione internazionale elaborato dai massimi responsabili delle 27 agenzie presenti che ha come priorità quella «di nutrire gli affamati». «Il drammatico aumento dei prezzi delle derrate alimentari in tutto il mondo si è trasformato in una sfida di proporzioni globali senza precedenti diventata crisi per i più vulnerabili, inclusi i poveri dei centri urbani», ha esordito Ban Ki Moon in una conferenza stampa. Il capo dell’Onu e il presidente della Banca mondiale Robert Zoellick hanno quindi chiesto la fine del divieto di esportazioni deciso da alcuni Paesi - tra cui Argentina e India - per far fronte alla crisi.

Una misura che aggrava la situazione, hanno affermato. Ma le cause della crisi del caro cibo sono molteplici, dall’aumento della domanda, al degrado dell’ambiente, ai biocarburanti e i sussidi agricoli che distorcono il commercio.

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